BATTO III di Cirene, detto lo Zoppo (ὁ Χωλός)
Figlio, secondo Erodoto, fratello, secondo qualche critico moderno, di Arcesilao II, figlio di Batto II, a cui succedette dopo la breve usurpazione di Laarco, regnò su Cirene, insieme con la madre Eryxo circa fra il 550 e il 530 avanti Cristo. Sotto il suo regno si compì una grande trasformazione politica della colonia; evidentemente, dopo la nuova accessione di coloni, l'antica monarchia patriarcale non poteva reggere più. L'oracolo, interrogato in seguito ai gravi e continui disordini interni, consigliò un riordinatore (καϑαρτιστήρ) nella persona di Demonatte di Mantinea. Il re dovette cedere una buona parte della sua autorità. Restarono a lui il sacerdozio e tutti i dominî privati, tra cui probabilmente il monopolio del silfio; la direzione della politica passò alla decisione del popolo, onde fu creata un'assemblea con potere legislativo, che poi il figlio e successore Arcesilao III doveva tentare di abbattere. Della riforma demonattea conosciamo soltanto la costituzione delle tre tribù (ϕυλαί) seguenti: Terei e Perieci, Cretesi e Peloponnesî, Isolani.
Fonti: Erodoto, IV, 161; Diodoro, VIII, 30; Eraclide, Polit., IV, 5; Plut., Mul. virt., 25, p. 260 e; Polieno, VIII, 41.
Bibl.: G. Busolt, Gr. Gesch., 2ª ed., I, p. 487 seg.; J. Beloch, Gr. Gesch. 2ª edizione, I, ii, p. 215 segg.