bazolismo
(Bazolismo), s. m. I tratti distintivi delle strategie finanziarie e bancarie di Giovanni Bazoli.
• [tit.] Banche, politica e alleanze / Il Bazolismo tra realtà e miti [testo] Verrebbe da chiedersi: e adesso che Romano Prodi ha dimostrato la sua debolezza, che ne sarà del Bazolismo? Il Bazolismo è un singolare fantasma che, dopo la fusione Intesa-Sanpaolo Imi, si aggira per l’Italia virtuale dei giornali, ma non solo. Secondo questa teoria, il banchiere Giovanni Bazoli sarebbe riuscito a costruire la prima banca italiana grazie ai favori del premier, come lui cattolico democratico e allievo di Nino Andreatta. E ora, con l’aiuto delle fondazioni bancarie egemonizzate dal fido [Giuseppe] Guzzetti, il campione nazionale si accingerebbe a esercitare la sua influenza su tutta l’alta finanza, dalle Generali alla Telecom, emarginando Mediobanca e giocando nuovi strumenti finanziari come il Fondo Italiano Infrastrutture. (Massimo Mucchetti, Corriere della sera, 25 febbraio 2007, p. 27, Economia) • «Mi spiacerebbe che Giovanni Gorno Tempini lasciasse Mittel. D’altro lato non posso certo oppormi a un fatto del genere se si verificasse». Con queste stille di puro bazolismo, il presidente di Mittel Giovanni Bazoli saluta e benedice il suo direttore generale, prossimo ad di Cassa depositi e prestiti. È un altro tassello del grande tavolo spartitorio che si compone. (Andrea Greco, Repubblica, 3 marzo 2010, p. 28, Economia) • Scopriamo che ‒ oplà ‒ quello che fino a poco tempo fa era il terribile e diabolico faccendiere diventa un innocuo e formidabile lobbista. «Molti si sono sorpresi ‒ scrive [Rinaldo] Gianola [sull’«Unità»] ‒ perché [Enrico] Cucchiani è stato intercettato a parlare amichevolmente con il leader della P4 [Luigi] Bisignani, che per la verità parlava davvero con tutti politici, direttori di giornali, faccendieri e imprenditori». Tu chiamali se vuoi miracoli del bazolismo. (Foglio, 26 novembre 2011, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal nome proprio (Giovanni) Bazoli con l’aggiunta del suffisso -ismo.
- Già attestato nella Stampa del 9 settembre 2006, p. 17, Economia (Francesco Manacorda).