BEAUCAIRE (A. T., 35-36)
Città della Francia, dipartimento del Gard, circondario di Nîmes, situata alla destra del Rodano, a 32 km. dal mare in linea retta, in posizione naturale molto vantaggiosa per i commerci. Nel 1921 aveva 7916 ab. Sebbene il nome di Beaucaire non venga menzionato nella storia prima del sec. XI, è quasi certo che, nell'epoca romana, sul posto dove sorge ora la città, esistesse una località nominata Ugernum. Beaucaire appartenne dapprima al regno di Borgogna, poi alla contea di Provenza e fu ceduta nel 1126 da Raimondo Berengario al conte di Tolosa Alfonso Giordano. Gli ultimi conti di Tolosa vi costruirono il castello, che ancora si vede. Nel 1174 Raimondo V vi tenne una grande assemblea feudale, che non raggiunse alcuno scopo politico e si tramutò in una festa, rimasta famosa per le stravaganze che vi si fecero; nel 1217 Raimondo VII confermò alla città i privilegi che sanzionarono ufficialmente le fiere già esistenti a Beaucaire e rimaste poi sempre famose e frequentatissime (si dice da 50.000 forestieri) fino ai nostri giorni.
Poco dopo vi fu stabilita una siniscalchia (editto di Saint-Gilles del 1254). Il trasferimento della sede della siniscalchia a Nîmes causò tra queste due città una rivalità, che le guerre di religione accentuarono. Nîmes diventò il baluardo del protestantismo, mentre Beaucaire non cessò di difendere la causa cattolica. Nel 1632, dopo la rivolta di Montmorency, il castello fu distrutto.
Bibl.: De Maillane, Recherches historiques et chronologiques sur B, Avignone 1718; A. Eyssette, Histoire administrative de B. depuis le XIIIe siècle jusqu'à la révolution, voll. 2, Parigi 1867-1884; R. Michel, L'administration royale dans la sénéchaussée de B. au temps de Saint Louis, Parigi 1910.