BEAUCE (lat. Belsia o Blesia; A. T., 32-33-34)
Regione naturale ben caratterizzata del bacino parigino, la quale si estende al sud di Parigi, comprendendo quasi tutto il dipartimento d'Eure-et-Loir e una parte del Loiret, con una superficie di quasi 8000 km.
Un calcare spesso, con frequenti spaccature e molto permeabile, ricoperto d'un limo rosso, costituisce l'altipiano uniforme, senza alberi, senza fiumi, con rare agglomerazioni, che durante l'estate offre l'aspetto d'un mare di frumento e d'avena, e dopo il raccolto è animato soltanto da numerose greggi di pecore. Nel 1924 la Beauce produsse più di 3.500.000 ettolitri di grano e quasi altrettanta avena, nutrendo, in pari tempo, oltre 450.000 pecore.
Il confine della regione è nettamente delineato al sud, dove le sabbie granitiche, provenienti dalla disgregazione delle antiche rocce del Massiccio centrale, hanno ricoperto il calcare d'uno strato infecondo, sul quale è sorta la bella foresta d'Orléans. Verso il nord, il calcare si trasforma in selce e dà origine a un suolo più umido, vicino a Parigi. Verso O. si passa inavvertitamente alla Perche; e verso E., al di là di Pithiviers, comincia a scomparire il limo; quivi finisce la vera Beauce.
Il clima della Beauce presenta gli stessi caratteri del clima parigino. Gl'inverni sono relativamente miti (media di gennaio 3°), le estati non sono molto calde (media di luglio 19°). La quantità delle piogge è piuttosto bassa (media 550 mm.).
Nella Beauce le valli sono rare; esse incidono solamente il margine dell'altipiano, ch'è alto circa 150 metri; per un tratto di 60 chilometri, fra Étampes e Orléans, manca l'acqua in superficie.
Sull'altipiano non vi sono città, ma borgate agricole, la maggior parte delle quali una volta, per ragioni di difesa, avevano gallerie sotterranee; queste mettevano capo a uno di quei pochi pozzi, che, per toccare l'acqua, scendono a 60 metri di profondità. Vi sono anche grosse fattorie che, coi loro gruppi di fabbricati, sembrano piccoli villaggi, e coltivano le grandi tenute, servendosi, al momento del raccolto, di mano d'opera venuta di fuori (abitanti del Nord, Belgi, Polacchi). Nel Dunois e nel Pays de Chartres, le città sorgono presso le valli; Étampes (9450 abitanti), Chartres (24.100), l'antica capitale dei Carnutes, e Pithiviers (6560), sono le principali. La Beauce smercia i suoi prodotti direttamente a Parigi; esercita anche alcune industrie agricole (preparazione delle farine da esportazione, tintorie, fabbriche di conserve).