BEFANA
. Befana o Befania, corruzione di Epifania (v.; gr. ἐπιϕάνεια), è, per il popolo, un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dal 10 al 6 gennaio. Nell'ultima notte della sua dimora, il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali favellano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie d'ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando il canto della strenna (v. Befanata), o preparano, qua e là, i focaracci, fra suoni e schiamazzi.
Per dare forma sensibile al mito, in alcuni luoghi si prepara con cenci o stoppa un fantoccio e si espone alle finestre. Così facevano un tempo i popolani di Firenze, e l'uso pare ricordato dal Berni; così anche i baracchieri di Roma. I contadini della Romagna toscana sogliono invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono il falò destinato a bruciar la Befana. In varie regioni, come nella Franca Contea, i falò sono 13, di cui il 13° per la strega. Fuochi o focaracci si accendono nella notte del 6 gennaio, in Francia, Inghilterra, Germania, ecc.; talvolta i villani vanno per il campo con fiaccole accese (per purificare i coltivati).
Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po' da per tutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della Befana a tradizioni magiche precristiane.
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