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BEGIA

di Carlo CONTI-ROSSINI , Alfredo Trombetti. - Enciclopedia Italiana (1930)
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BEGIA

Carlo CONTI-ROSSINI
Alfredo Trombetti.

. Importante popolazione della Nubia e del Sūdān orientale. E originaria della regione ad est del Nilo, dalle frontiere di Egitto all'Eritrea, regione che occupa tuttora. Nelle sedi attuali, fu sottomessa dai Faraoni, nelle cui liste trionfali (Tutmosi III, ecc.) è rammentata. Costretta dal carattere del territorio occupato alla vita nomade dei pastori, è sempre stata sospinta da una forza centrifuga, che la portava e la porta ad espandersi nei vicini paesi. Nel sec. III d. C., un suo ramo che sembra originario delle contrade dell'Atbara, detto dei Blemmyi, apparisce costituito in un regno battagliero e rapace sui confini meridionali dell'Egitto; regno che verso la metà del sec. VI è distrutto dai Nubiani cristiani. Altri suoi rami, a sud, sono in lotta col regno d'Aksum, che finisce col soggiogarli. Nell'alto Medioevo, tutta o buona parte della popolazione Begia era sotto l'egemonia della frazione degli Zenāfeǵ (Zanāfiǵ); in seguito, costoro sono soppiantati dalla frazione dei Hedàreb (Hadārib) e ancor oggi, almeno nel sud, col nome di Hedàreb, Hedàrem, Hedarmo vengono chiamati i Begia in generale e il loro linguaggio. Probabilmente connessa con l'avvento degli Hedàreb è la costituzione dei Begia in un'unica organizzazione politica, il cui capo nei secoli IX e X stipula convenzioni con gli Arabi, signori oramai dell'Egitto. Con la decadenza del reame d'Aksum, i Begia s'impadroniscono dell'altipiano eritreo; nel sec. VIII troviamo buona parte dell'Eritrea divisa in piccoli stati Begia; e, se poco di poi gli Abissini vi riprendono politicamente il sopravvento, sembra che etnicamente i Begia vi si siano conservati in prevalenza fino al sec. XIII. In realtà, la vallata del Barca e il Sahel eritreo furono sempre zone di contesa, di flusso e riflusso, tra Begia ed Abissini, e la contesa etnica non è pur anco finita. Ma anche nella penisola di Meroe e nel Kordofān l'elemento Begia si è più o meno intensamente infiltrato: così, p. es., esso ricorre in modo assai sensibile nella composizione delle tribù Giuhaina e di quelle Cauahla del Kordofān. Somaticamente i Begia appartengono alla razza etiopica, sebbene durante il corso dei millennî abbiano subito contaminazioni negre e semitiche. Conservano tuttora un proprio linguaggio (v. sotto). Si dividono in quattro grandi ceppi: gli Ababde, i più frammisti con l'elemento etnico arabo; i Bishari; gli Hadendoa; i Beni Amer. Salvo poche eccezioni, i Begia sono pastori di cammelli, di buoi e di pecore, il che li costringe a una vita nomade, in cerca di pascoli. Vivono sotto tende di stuoie in piccoli gruppi. La loro ricchezza in cammelli li rende i naturali accentratori del traffico carovaniero attraverso la loro regione. Da molti secoli sono passati all'islamismo.

Lingua. - Il nome indigeno della lingua Begia (Böga nelle antiche iscrizioni etiopiche) è Beḍawye o Beḍauye. È lingua camitica, la più settentrionale del sottogruppo Basso Cuscitico. Comprende varî dialetti: al centro il dialetto dei Bishari e quello degli Hadendoa, al sud il dialetto degli Halenga presso Cassala che poco differisce dal Bishari, e il dialetto dei Beni Amer (v.) nel Barca, che ne differisce più fortemente e presenta forme in parte più arcaiche.

Bibl.: G. Sergi, Africa, antropologia della stirpe camitica, Torino 1897; Quatremère, Mém. géogr. et hist. sur l'Ég. et sur quelues contrées voisines, Parigi 1911; H. A. Mac Michael, The tribes of Northern and Central Cordofan, Cambridge 1912; C. G. Seligman, Some aspects of the Hamitic problem in the Anglo-Egyptian Sudan, Londra 1913; H. A. Mac Michael, Hist. of the Arabs in the Sudan, Cambridge 1922; C. Conti Rossini, Storia d'Etiopia, Milano 1928; H. Almkvist, Die Bischari-Sprache Tū-Beḍawie in Nordost-Afrika, Upsala 1881-1885, in due volumi; L. Reinisch, Die Bedauye-Sprache in Nordost-Afrika, Vienna 1893. La prima opera tratta del dialetto Bishari e manca di testi, la seconda pone a base il dialetto dei Beni Amer. A. L. Reinisch dobbiamo anche un ottimo vocabolario: Wörterbuch der Beḍauye-Sprache, Vienna 1895.

Vedi anche
Nubia (arabo Nūba) Regione dell’Africa nord-orientale, divisa tra l’Egitto e il Sudan, attraversata longitudinalmente dal Nilo, limitata a N dalle cateratte di Assuan, a E dal Mar Rosso, a S dalla confluenza del Nilo Azzurro nel Nilo Bianco, a O dal Deserto Libico. Solo nelle immediate vicinanze del Nilo, ... Nilo (arabo an-Nīl) Il maggior fiume dell’Africa, primo del globo per lunghezza (6671 km), uno dei maggiori per ampiezza di bacino (2.867.000 km2). Nella mitologia greca fu considerato come un dio. Nell’arte egizia appare come una divinità barbuta, coronata di loto e papiro, con fiori e doni nelle mani. Il ...
Tag
  • ALTO MEDIOEVO
  • ANTROPOLOGIA
  • TUTMOSI III
  • ISLAMISMO
  • KORDOFĀN
Altri risultati per BEGIA
  • begia
    Dizionario di Storia (2010)
    (beja) begia (beja) Popolazione stanziata in Egitto, Sudan ed Eritrea, fra i fiumi Nilo e Atbara e il Mar Rosso. Eredi di gruppi presenti in area già nel 4° millennio a.C., nell’era volgare furono pastori nomadi e carovanieri. A partire dal 7° sec. le loro migrazioni contribuirono al progressivo ...
Vocabolario
beg
beg ‹bèġ› s. m., turco. – Forma turco-orientale della voce osmanli bey.
begare
begare v. intr. [der. di bega] (io bègo, tu bèghi, ecc.; aus. avere), settentr. – Litigare, avere beghe.
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