Vedi Belize dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Belize è un piccolo stato dell’America centrale che conserva forti legami con il Regno Unito, la ex madrepatria dalla quale ha ottenuto l’indipendenza soltanto nel 1981. Dal punto di vista istituzionale, la Regina Elisabetta II d’Inghilterra è formalmente il capo di stato. Il Parlamento, bicamerale, è composto da un Senato a nomina indiretta e da una Camera elettiva. Nel paese vige un bipartitismo all’inglese, e l’alternanza al governo tra lo United Democratic Party (Udp), formazione di centro-sinistra, e il People’s United Party (Pup), di centro-destra, è generalmente rispettata. Le elezioni del marzo 2012, tuttavia, hanno visto la conferma di Dean Barrow, leader dello Udp, alla carica di primo ministro che già deteneva dal 2008, sebbene con una maggioranza molto più ristretta rispetto alla precedente legislatura.
Dopo El Salvador, il Belize è lo stato più piccolo di tutta l’America centrale continentale. Il paese è popolato per il 44% da meticci (nati da un genitore americano e uno europeo), per il 30% da creoli (con due genitori non americani), e per il 10% da popolazioni indigene raccolte sotto la denominazione di ‘maya’. Proprio la difficile integrazione tra le differenti etnie rappresenta uno dei principali problemi interni che il paese si trova ad affrontare. Accanto ad esso, il transito dei traffici internazionali di cocaina, la diffusa pratica del riciclaggio di denaro e l’aumento delle morti violente collegate alla criminalità organizzata (in termini relativi il Belize figura al sesto posto nel mondo) costituiscono rilevanti problematiche che affliggono il paese. Inoltre, nonostante manchino dati precisi sulla diffusione del fenomeno – il Belize non è infatti inserito nella speciale classifica stilata da Transparency International –, la corruzione sembra essere un altro elemento strutturale della vita politica del paese, con pesanti ricadute anche sui flussi di investimento.
Il Belize sconta inoltre un alto debito pubblico che, nonostante la rinegoziazione con i maggiori creditori internazionali nel 2007, gravita ancora oggi attorno all’80% del pil. Il paese esporta agrumi, banane e prodotti ittici, ma l’economia – una delle più piccole dell’intero continente americano – è in realtà sorretta solo dal turismo e dalle rimesse degli emigrati. Il Belize dipende dall’estero anche per soddisfare la domanda interna di energia e di beni di consumo e ciò comporta un deficit strutturale nella bilancia commerciale.
Le relazioni estere del Belize rispecchiano in gran parte gli elementi già evidenziati. Il retaggio coloniale britannico rende il Belize l’unico paese dell’America centrale dove la maggioranza della popolazione è di lingua inglese. Questo fa sì che il paese cooperi strettamente con il Regno Unito e con gli Stati Uniti. Questi ultimi, oltre ad essere il primo partner commerciale del Belize, costituiscono anche la principale meta della diaspora beliziana (circa 70.000 persone). D’altra parte una disputa di confine con il Guatemala, mutuata da divergenze interpretative di un trattato dell’epoca coloniale e inasprita da sporadici scontri di frontiera, rende tesi i rapporti con i paesi centroamericani di lingua spagnola e rallenta l’integrazione politica ed economica regionale. Negli ultimi anni il Belize è andato approfondendo le relazioni bilaterali con il Venezuela e Taiwan, grazie anche all’afflusso di aiuti giunto dai due interlocutori.