In senso geografico, la zona di transizione in cui scompaiono le caratteristiche individuanti di una regione e cominciano quelle differenzianti.
In senso politico, il c. tra Stati è ovunque rappresentato da una linea stabilita per convenzione fra governi. In partenza, mira ad adeguarsi al c. naturale di una regione e serve a separare, mediante una linea di c., due organismi politici. Si è soliti distinguere c. politici naturali (i quali più o meno si identificano con linee prestabilite della natura con valore di ostacolo), etnici e linguistici (tendenti a inglobare nello Stato tutte le sedi del popolo che lo forma o almeno tutte le sedi di coloro che parlano la sua lingua) e convenzionali per eccellenza, quali per es. i c. geometrici (questi generalmente delineati in aree disabitate o quasi). Tra questi ultimi forma un tipo speciale il c. geodetico (per es. negli USA), il quale si delinea su meridiani o paralleli prescindendo da ogni accidentalità naturale.