BELLE-ÎLE-EN-MER (A. T., 32-33-34)
Isola delle coste bretoni, situata a 14 chilometri al largo di Quiberon; ha una lunghezza di 20 chilometri e una larghezza massima di 9.
Formata di scisti, essa fa parte del Massiccio Armoricano; e la sua superficie rappresenta un penepiano quasi perfetto, con lieve ringiovanimento di rilievo. L'erosione litoranea è assai attiva, specialmente sulla costa occidentale, ch'è intagliata da rias e ricca di scogliere. Il litorale dirimpetto al continente è una costa bassa e arcuata, in via di maturazione, con cordoni litoranei. Belle-Île è considerata come una delle parti più pittoresche del litorale bretone.
Nonostante la vicinanza dell'oceano, l'isola ha un'attività agricola propria. La landa (eriche e giunchi) occupa grande spazio (48% della superficie del comune di Sanzon), perché essa fa parte dell'economia rurale del paese (legna da ardere, lettiere per il bestiame ecc.). Si coltivano soprattutto il frumento, le patate e il granturco; ma il frazionamento straordinario della proprietà costituisce un ostacolo al progresso dell'agricoltura. L'allevamento occupa un posto notevole nell'economia agricola.
D'altra parte, assai operosa è la vita marittima. La pesca delle sardine attira nelle acque di Belle-Île i pescatori da tutti i punti delle coste bretoni; si pescano anche gli sgombri, i naselli, e le aragoste, ma gl'isolani non esercitano la pesca d'alto mare. La maggior parte del pesce è trasportata sul continente.
La popolazione, pur essendo principalmente rurale, fornisce uomini alla marina. Belle-Île ha 6727 abitanti (83 per kmq.), che vivono in gruppi di case coloniche sparse. Le Palais, ch'è il porto principale, è assai animato durante la stagione della pesca, e l'isola, per la selvaggia bellezza del paesaggio, attrae numerosi visitatori.
Bibl.: M. Bresson, Belle-Île-en-Mer, in Ann. de géogr., XXXIII, pp. 336-351; Le Gallen, Histoire de Belle-Île, Vannes 1906; Gadeceau, Essai de géographie botanique sur Belle-Île-en-Mer, Cherbourg 1903.