Architetto nederlandese (n. Utrecht 1957). Formatosi alla Rietveld Academie di Amsterdam e la Architectural Association di Londra, nel 1988, ad Amsterdam, ha fondato con C. Bos (n. 1959) lo studio Van Berkel & Bos, denominato dal 1998 UN Studio, laboratorio interdisciplinare di urbanistica, architettura, filosofia, scienza, ingegneria, tecnocultura digitale, media, arte e design. Ha svolto una prestigiosa attività di insegnamento (Columbia Univ., Harvard Univ., Architectural Association di Londra, Princeton Univ., Berlage Inst. di Amsterdam). Il suo studio ha realizzato molte opere, tra cui si ricordano: Villa Wilbrink ad Amersfoort (1992-1994); il ponte Erasmus sulla Mosa a Rotterdam (1990-1996), dal vigoroso impatto visivo, diventato uno dei simboli urbani della città; il padiglione olandese alla Triennale di Milano (1996); il museo Het Valkhof a Nijmegen (1995-1998); la celebre Moebius House (1993-1998) presso Amsterdam; il laboratorio NMR (Nuclear Magnetic Resonance) dell'univ. di Utrecht (1997-2000), la cui forma è disegnata dalle superfici che interpretano la proprietà dei flussi e dei campi magnetici; il Museo Mercedes Benz a Stoccarda (2001-2006); il Theatre Agora a Lelystad (2002-2007); il Ponte Parodi a Genova, nel porto della città (2009). Le opere di V. B. esercitano un interessante ruolo nella cultura architettonica contemporanea, soprattutto nelle relazioni tra architettura e cultura digitale, elemento culturale prediletto di molte idee proposte dallo studio olandese. Manifesto della poetica interdisciplinare è Move, opera in tre volumi (Imagination, techniques, effects), pubblicata nel 1999.