Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. Festa, 12 febbraio.
2. Benedetto di Aniane, santo. - Considerato il "secondo fondatore" dell'ordine benedettino; di nome Witiza (n. 750 circa - m. Kornelimünster 821), figlio di Aigulfo conte di Maguelone (Aquitania); seguì Carlomagno in Italia e, scampato alla morte per annegamento in Pavia (774), volle attuare il progetto di darsi a vita ascetica: dapprima a S. Sequano (Saint-Seine, Digione), poi nelle sue terre ove, presso il fiume Aniane, adottò dapprima le regole orientali improntate a grande rigidezza, accostandosi però sempre più alla regola benedettina; Ludovico il Pio lo mise a capo dei monasteri del suo regno d'Aquitania, poi, divenuto imperatore, di quelli della "Francia", facendo stabilire B. prima a Marmoutier (Alsazia), poi a Inde (od. Kornelimünster), 7 km a SE di Aquisgrana. Un sinodo (816) e un'assemblea monastica (817) costituirono come un primo codice generale di ordinanze. B. nella sua riforma fece qualche concessione allo spirito di accentramento (i monasteri da lui fondati erano legati alla casa madre), dando così l'avvio alle future congregazioni monastiche; cedette pure all'inclinazione verso l'uniformità e la regolamentazione minuziosa e diede importanza capitale all'ufficiatura e alla liturgia, da lui assai ampliata: tendenze tutte che, ereditate da Cluny, si diffusero, onde si poté dire ch'egli determinò con la sua riforma il carattere della vita benedettina per più di otto secoli. Si segnalò pure nel combattere l'adozianismo spagnolo, anche con scritti, di cui il più popolare è la Concordia regularum. L'identificazione delle omelie autentiche di B. ha dato luogo a discussioni; ci restano anche tre lettere sue. Festa, 11 febbraio.
3. Benedetto dell'Antella, santo. - Uno dei sette santi fondatori dell'Ordine dei serviti (1246). Festa, 19 gennaio.
4. Benedetto (al sec. Sinigardi) di Arezzo, beato. - Francescano (dal 1211), provinciale delle Marche (1216), inviato da s. Francesco nella penisola balcanica (1219), provinciale di Terrasanta e d'Oriente (1221-37). Morì ad Arezzo nel 1281.
5. Benedetto Biscop (o Biscop Baducing), santo. - Benedettino (n. nel Northumberland 628 circa - m. Wearmouth, od. Sunderland, 690); monaco a Lérins, inviato da papa Vitaliano in Inghilterra con Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury, e l'abate Adriano, al quale B. cedette la direzione del monastero di S. Pietro, affidatogli da Teodoro; fondò poi i monasteri di S. Pietro a Wearmouth (674) e di S. Paolo a Jarrow. Da varî viaggi a Roma riportò la liturgia romana, il canto gregoriano e moltissimi libri, per la ricca biblioteca in cui si formò Beda, suo discepolo, nonché icone e altre opere d'arte, maestri architetti, pittori e vetrarî, che esercitarono profonda influenza sull'arte anglosassone. Festa, 12 gennaio.
6. Benedetto monaco della Campania, santo. - Miracolosamente scampato (secondo san Gregorio Magno) alla morte che gli volevano dare i Goti di Totila. Festa, 23 marzo.
7. Benedetto ("il giovine") della Chiusa, venerabile. - Benedettino (n. Tolosa 1033 - m. 1091), monaco a Carcassonne, poi a S. Michele della Chiusa e ivi abate (1066): ebbe frequenti contese con il vescovo Cuniberto di Torino e, contro di lui, rimasto fedele all'imperatore Enrico IV, sostenne la causa del pontificato romano.
8. Benedetto di Como, santo. - Ricordato come vescovo di questa città (forse sec. 7º), citato come santo solo in epoca recente, venerato il 3 ott. (il 30 a Como).
9. Benedetto di Doglia, santo. - Benedettino (sec. 12º), taumaturgo, eletto vescovo di Doglia (Sardegna) da Urbano II, fece una donazione (1112) al monastero di S. Saturnino di Cagliari, poi rinunciò alla diocesi.
10. Benedetto di Embrun, santo. - Arcivescovo di questa città: venne martirizzato dai Saraceni nel 926 circa.
11. Benedetto di Fiesole (o di Coltibono), beato. - Cenobita (Montegrossi, presso Fiesole, 1040 circa - eremo di Castellaccio 1107), poi eremita vallombrosano; culto approvato nel 1907, ritenuto appartenente alla famiglia Firidolfi Ricasoli. Festa, a Fiesole, 20 gennaio.
12. Benedetto vescovo d'Isernia, santo. - Le reliquie di lui (sec. 5º) sono venerate nella cattedrale. Festa, 4 maggio.
13. Benedetto di Lucca, beato. - Sacerdote (sec. 12º), venerato con culto pubblico (21 marzo), le reliquie di lui furono trasferite a Lucca nel 1383.
14. Benedetto di Massérac, santo. - Nativo probabilmente di Patrasso (m. forse 845), traferitosi in Francia, ottenne per i buoni uffici del vescovo di Nantes la località di Massérac (o Macérac) dove costituì una piccola comunità di eremiti di cui fu abate; intorno alla comunità si formò in seguito un centro abitato che elesse B. a suo patrono. Festa, 22 ottobre.
15. Benedetto di Milano, santo. - Erroneamente detto Crispo e ritenuto autore di un trattato in versi sulla medicina, opera di un diacono Crispo di Milano, fu arcivescovo di Milano (dal 685); rivendicò invano diritti primaziali su Pavia; sarebbe intervenuto per ristabilire la concordia nello scisma di Aquileia. Morì nel 732. Festa nel Martirologio romano, 11 marzo; a Milano, 6 settembre.
16. Benedetto il Moro, santo. - Francescano (San Fratello 1526 - Palermo 1589), asceta, nato da genitori schiavi africani, affrancato, entrò (1547) nell'eremo di Girolamo Lanza poi, soppresso questo (1562), tra i francescani osservanti di Palermo ove, sebbene laico, fu guardiano (1578) e maestro dei novizî (1581). Beatificato nel 1743, canonizzato nel 1807, ma patrono di Palermo già dal 1652. Festa, 4 aprile.
17. Benedetto da Norcia, santo. - Il patriarca del monachismo occidentale (Norcia 480 circa - Montecassino dopo il 546). Le scarse notizie storiche sulla sua vita provengono quasi esclusivamente dai Dialoghi di s. Gregorio Magno (libro II), scritti a scopo soprattutto di edificazione. Nato da nobile famiglia, studiò a Roma, che abbandonò per condurre vita solitaria sui monti di Enfide (od. Affile), già sede di altri asceti (tra cui il monaco Romano, in certo senso maestro di B.). Chiamato a dirigere una comunità a Vicovaro, dovette per l'indisciplina dei monaci abbandonarla, rifugiandosi nella stretta valle dell'Aniene poco a monte di Subiaco (Sacro Speco); giunti a lui varî discepoli, eresse nella zona 12 monasteri, tenendo però presso di sé i prediletti Mauro e Placido. Le male arti di un prete sublacense, Fiorenzo, lo indussero a partire; raggiunta la via Latina, arrivò a Cassino (tra il 525 e il 529) e, sul monte ove sorgeva un tempio pagano, eresse gli oratorî dedicati a s. Martino e a s. Giovanni Battista e il monastero ove lo visitò Totila (524) e, nelle vicinanze, quello femminile, diretto dalla sorella di lui, s. Scolastica: sui santi colloqui di lei con B. la leggenda dà poetici particolari. È rappresentato per lo più in veste di monaco, tenendo nelle mani il libro della regola, il calice, un crocefisso, o la cosiddetta verga (in realtà uno strumento per segnare il tempo). Festa, 11 luglio (fino al 1970, 21 marzo).
18. Benedetto martire in Polonia. - Prete (n. forse Benevento - m. prob. Kazimierz 1003), poi eremita sul m. Soratte e presso Montecassino, seguì s. Romualdo a Ravenna e fu scelto come missionario in Polonia insieme con s. Bruno (Bonifazio) di Querfurt; stabilì, con il compagno Giovanni, un eremitaggio e riunì i primi discepoli, ma fu assassinato, insieme a Giovanni, Isacco, Matteo e Cristiano (o Cristino) detti, con lui, i "5 fratelli", da ladroni, ricordato, con i compagni, il 12 novembre.
19. Benedetto di Rustico, santo. - Abate di Ripoli; prete secolare, poi monaco a Vallombrosa e a Ripoli (1185). Morì nel 1205.
20. Benedetto da Urbino, beato (al secolo Marco Passionei). - Cappuccino (Urbino 1560 - Fossombrone 1625) dal 1584, studiò a Perugia e a Padova, entrò nel convento di Fano e fu poi compagno di s. Lorenzo da Brindisi in Boemia (1599). Autore di scritti di edificazione anche in versi italiani, beatificato nel 1867. Festa, a Urbino, 9 giugno.