ACCOLTI, Benedetto
Nato ad Arezzo nel 1415 da Michele e Margherita Roselli, morto a Firenze nel 1464 e ivi sepolto nella chiesa dei Servi. A Firenze e a Bologna studiò lettere e leggi; nel 1435 lesse diritto civile a Volterra, poi a Bologna, e infine, nel 1451, diritto civile e canonico a Firenze. Nel 1448 ottenne di essere ammesso negli uffici dei Savî del comune fiorentino, e fu assessore dei sindaci; nel 1458 successe a Poggio Bracciolini nell'ufficio di cancelliere della prima cancelleria, dove rimase sino alla morte. Valente giurenconsulto, fu anche studioso delle lettere classiche e storico. Oltre a molti consigli in materia legale e a lettere d'ufficio, restano di lui poesie volgari d'argomento morale nella forma del capitolo e della canzone, che non sono fra le peggiori del suo tempo, pur difettando di estro poetico. Fu uno dei concorrenti nel certame coronario del 1441. Le opere sue principali furono di storia. Ricordiamo i quattro libri De bello a Christianis contra Barbaros gesto pro Christi sepulchro et Judaea recuperandis (Venezia 1532, Basilea 1544, Firenze 1623, Groninga 1731), tradotti in italiano da Fr. Baldelli (Venezia 1543), in francese (Parigi 1620), in tedesco (Strasburgo 1531). Questa storia abbraccia gli anni dal 1005 al 1187. Vi pose mano quando era nella cancelleria. È opera criticamente difettosa, perché ritessuta sui vecchi cronisti, particolarmente su Guglielmo di Tiro, e modellata sul fare oratorio di Livio e di Cicerone. Il Dialogus de praestantia virorum sui aevi (Parma 1689; ristampato da G. C. Galletti insieme col Liber de civitatis Florentiae ecc. di F. Villani, Firenze 1847), fu scritto fra il 1559 e il 1564, a difesa degli uomini dell'età sua contro l'ingiusto disprezzo degl'idolatri dell'antichità. Il suo latino ha generalmente pregi di eleganza e spigliatezza.
Bibl.: Vespasiano da Bisticci, Vite, ed. Frati, Bologna 1892-93; G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, i, s. v. A. Gherardi, Statuti dell'Università e Studio fiorentino, Firenze 1881, p. 442; G. Voigt, Il risorgimento dell'antichità classica, Firenze 1888-97, I, pp. 390 segg.; H. Hagen, Eine neue Handschrift von B. A. Gesch. des Kreuzzuges, in Vierteljahrsschrift f. Kultur u. Litt. der Renaiss., Lipsia 1885; F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa 1891, pp. 266-275; D. Marzi, La cancelleria della repubblica fiorentina, Rocca S. Casciano 1910, pp. 229-32.