Grammatico (Firenze 1581 - ivi 1648), accademico della Crusca (dal 1627). Sacerdote, autore di cicalate, elogi, vite di santi, panegirici, di scritti sulla Divina Commedia. Il suo nome è particolarmente legato al trattato (incompiuto) Della lingua toscana (1º libro 1623; 1º e 2º libro 1643), che può dirsi la prima grammatica logica italiana.