FIORETTI, Benedetto
Critico e moralista, più noto sotto il nome alla greca di Udeno Nisiely (che significa: di nessuno fuorché di Dio), nacque a Mercatale (diocesi di Pistoia) il 18 ottobre 1579 e morì il 30 giugno 1642, dopo aver dedicato la sua vita agli studî letterarî e alle scienze morali. Tentata dapprima la poesia, ma senza fortuna, si diede a leggere e a studiare gli scrittori antichi e moderni, notando di mano in mano le osservazioni e riflessioni critiche che gli venivano fatte. Così nacquero i suoi Proginnasmi poetici (1620-1639), ampia ma disordinata, anzi farraginosa raccolta di annotazioni critiche su varî autori (notevoli specialmente, dati i tempi, quelle su Dante). Non ha idee originali sulle questioni di principio e sui problemi teoretici, e, benché ne dica male, è ancora ligio in sostanza alla Poetica d'Aristotele. Non mancano tuttavia osservazioni acute che denotano nel critico dottrina e buon gusto. Compiuta questa non lieve fatica, il F. mutò genere di lavoro: diventando moralista scrisse le Osservazioni di Creanze e gli Esercizi Morali (1683).
Bibl.: G. V. Rossi (J. N. Eritreo), Pinacotheca, Colonia 1645-48, II, n. 31; F. Cionacci, Vita di Benedetto Fioretti, nell'ed. delle Osservazioni di Creanze, Firenze 1675.