BENNONE
Vescovo di Osnabrück, discendente da una famiglia sveva di ministeriales, B., nato nel 1025, ricevette una brillante educazione alle artes liberales presso la scuola del duomo di Strasburgo e presso quella di Reichenau sotto la guida di Ermanno il Contratto, educazione che si allargò alle artes mechanicae attraverso la conoscenza delle arti minori. Nel 1048 B. si trovava a Goslar presso la corte dell'imperatore Enrico III (1036-1056); un anno più tardi, per volere del vescovo di Hildesheim, Enzelin (1044-1054), divenne magister nella scuola di Hildesheim e contemporaneamente - in qualità di preposito del duomo, di vicedominus episcopale e di arciprete a Goslar - si trovò a capo dell'amministrazione finanziaria e dei beni della corona nell'intera regione, nonché a presiedere il tribunale reale e quello ecclesiastico. Per incarico dell'imperatore Enrico IV (1056-1106), B. organizzò anche la rete difensiva in Sassonia; dopo la nomina a vescovo di Osnabrück, avvenuta il 23 novembre 1068, non si dedicò esclusivamente alla riorganizzazione delle entrate della diocesi, ma anche alla pianificazione del territorio, creando nelle zone paludose vie di traffico sicure dalle acque e pianeggianti.A causa della costante vicinanza con il sovrano, B. venne scomunicato con lui nel 1075; insieme ad altri importanti dignitari del regno prese poi parte alla riappacificazione tra l'imperatore Enrico IV e il papa Gregorio VII (1073-1085) avvenuta a Canossa. Solo dopo la sconfitta dell'antiré Rodolfo di Rheinfelden nel 1080, B. poté realizzare il suo progetto per la costruzione di un monastero nelle fortificazioni di Iburg, condotto a termine nonostante le difficoltà del luogo, fortemente elevato nella parte centrale e molto scosceso lungo le pendici. Il livellamento dell'area creò una superficie piana che per le sue ampie dimensioni poté ospitare sia il monastero sia le officine.Per le esperienze maturate nella costruzione di numerosi e prestigiosi edifici (egregia aedificia) realizzati sotto la sua guida (magisterium) a Hildesheim, B. fu poi chiamato da Enrico IV tra il 1080 e il 1082 presso la fabbrica del duomo di Spira, che, essendo stato costruito troppo vicino all'argine del Reno, minacciava di essere travolto dalle acque; il problema fu risolto con la costruzione di un enorme muro di grossi blocchi che evitò il dilavamento.B. trascorse gli ultimi tre anni della sua vita principalmente nel convento di Iburg, dove il 27 luglio del 1088 morì e dove fu sepolto. Il monaco Norberto, dello stesso convento di Iburg, autore della Vita Bennonis II episcopi Osnabrugensis, scritta intorno al 1090-1100, ne esalta in molti passi l'indubbio ingegno dimostrato in tutti i campi dell'amministrazione, nonché il ruolo di committente di conventi, fortificazioni e strade; lo descrive inoltre come eccellente architetto (architectus principuus), come grande esperto dell'arte di costruire (architectoriae artis valde peritus) e come abile progettista di edifici in pietra (caementarii operis solertissimus dispositor).B., con i vescovi Bernoardo di Hildesheim e Ottone di Bamberga (1060-1139) e con altri principi della Chiesa, appartiene alle figure di rilievo del sec. 11° che, grazie alla loro formazione ed esperienza, hanno dato vita alla produzione architettonica nel regno degli Ottoni-Salii.
Bibl.:
Fonti. - Norberto di Iburg, Vita Bennonis II episcopi Osnabrugensis, a cura di H. Bresslau, in MGH.SS, XXX,2, 1926, pp. 871-892; Lebensbeschreibungen einiger Bischöfe des 10.-12. Jahrhunderts, a cura di H. Kallfelz, Darmstadt 1973.
Letteratura critica. - I. Hindenberg, Benno II., Bischof von Osnabrück, als Architekt (Studien zur deutschen Kunstgeschichte, 215), Strassburg 1921 (con bibl.); G. Krüger, Benno II., Bischof von Osnabrück, in Westfälische Lebensbilder, IV, Münster 1933, pp. 1-22; H. Graf, Mönche und Geistliche als Architekten und Beauverwalter beim Bau des Klosters Limburg und des Speyerer Domes im 11. Jahrhundert, Mitteilungen des historischen Vereins der Pfalz 54, 1956, pp. 155-225; H.J. Böker, Benno II. von Osnabrück, in Beiträge über Bauführung und Baufinanzierung im Mittelalter, a cura di G. Binding, Köln 1974, pp. 80-87; R. Kaiser, s.v. Benno II, in Lex. Mittelalt., I, 1980, coll. 1917-1918; W. Giese, Zur Bautätigkeit von Bischöfen und Äbten des 10. bis 12. Jahrhunderts, DAEM 38, 1982, pp. 388-438; G. Binding, Baubetrieb zu Beginn der Gotik (ZArchM, Beiheft 4), Köln 1986, pp. 63-91; id., Bischof Bernward von Hildesheim als Architekt der Michaeliskirche in Hildesheim, Köln 1987; id., Bischof Benno II. von Osnabrück als "architectus et dispositoris caementarii operis, architectoriae artis valde peritus", ZKw 44, 1990, pp. 53-66.G. Binding