Pittore (Firenze 1420 circa - Pistoia 1497), noto, secondo la testimonianza del Vasari, come Benozzo Gozzoli. Aiuto di L. Ghiberti (1444); nel 1447 lavorava a Roma e a Orvieto con l'Angelico. Negli affreschi con Storie di s. Francesco nella chiesa di S. Damiano a Montefalco (1450-52) già si delinea chiaramente il suo gusto dell'episodio piacevole e il suo naturalismo nel tratteggiare il paesaggio, allietato da architetture policrome. Sono andati perduti gli affreschi (1453) di Viterbo con storie di s. Rosa. Del 1459 sono i piacevolissimi affreschi con il Viaggio dei Magi nella cappella del palazzo Medici (poi Riccardi) a Firenze, che sono uno degli esempi più attraenti della pittura fiorentina del Quattrocento. A un fare più dimesso il B. tornava negli affreschi (1464-65) del coro di S. Agostino in San Gimignano. Dal 1468 al 1484 lavorò alla vastissima decorazione della parete volta a mezzogiorno nel camposanto di Pisa (in parte gravemente danneggiata e in parte distrutta durante la seconda guerra mondiale), rappresentandovi le storie della Genesi, dalla creazione dell'uomo fino all'uscita di Noè dall'arca, con un'ampiezza di concezione e una ricchezza di fantasia che compensano l'eccessivo affollamento dei particolari.