Pittore lombardo di Treviglio (notizie dal 1484 al 1507). Nel 1484 era già a capo di una fiorente bottega a Milano; dello stesso anno è un trittico, datato e firmato, ora a Brera. Nel 1485 veniva commesso, a lui e a B. Zenale, il grande polittico della parrocchiale di Treviglio, in cui la parte del B. è da circoscrivere alle zone d'ispirazione più ferrarese. Con lo Zena le, spesso suo collaboratore, eseguì tra il 1491 e il 1493 gli affreschi della capp. Grifi in S. Pietro in Gessate a Milano. Una delle personalità più interessanti della pittura lombarda del tempo, il B. si distingue per la ricerca di forme nette, duramente pla stiche, di un colorito profondo, sottolineato da ombre nerastre, per un senso prezioso della materia, che gli derivano dallo studio dei ferraresi e del Mantegna (Madonna col Bambino, Milano, Brera e coll. Gallarati Scotti; Crocefissione, Roma, Galleria naz. d'arte antica).