Pittore e architetto (Treviglio 1450 circa - Milano 1526). Iniziò la sua attività in stretta collaborazione con B. Butinone: a Treviglio, grande pala di S. Martino (1485); a Milano, decorazione della capp. Grifi in S. Pietro in Gessate (1489-93), decorazione (perduta) della Sala della Balla nel Castello Sforzesco (1490). Nelle opere successive, accanto a suggestioni leonardesche, emerge una elaborazione originale del linguaggio di V. Foppa e A. Bergognone: pala per la Scuola di S. Maria a Cantù (1501-02; smembrata: parte centrale a Malibù, Getty Museum; pannelli con santi a Milano, Mus. Poldi Pezzoli e Fondazione Bagatti Valsecchi). Come architetto, lavorò per S. Maria presso S. Celso (1513-15) e successe (1522) a G. A. Amadeo nella direzione della fabbrica del duomo.