Regista cinematografico italiano (Parma 1941 - Roma 2018), figlio di Attilio. La commare secca (1962), d'ispirazione pasoliniana, è la sua opera prima, ma è solo con Prima della rivoluzione (1964) e con Partner (1968) che B. raggiunge temi e modi espressivi personali. Seguono Strategia del ragno (1970), rielaborazione di un testo di J. L. Borges, Il conformista (1970), dall'omonimo romanzo di A. Moravia, e Ultimo tango a Parigi (1972), di grande successo. Con Novecento (1976), diviso in due parti, B. ha tentato di ricostruire più di cinquant'anni di vita italiana nella cornice di una cultura popolare e contadina. Dopo alcuni film di minor rilievo (La luna, 1979; La tragedia di un uomo ridicolo, 1981), è tornato ad affermarsi con L'ultimo imperatore (1987, premiato con 9 Oscar, tra i quali quello per la regia, nel 1988), che racconta la vita dell'ultimo imperatore cinese Bu Yi. Del 1990 è The sheltering shy (Il tè nel deserto). Dopo l'elegante Little Buddha (1993), opera visivamente spettacolare ma anche intensa riflessione sulla transitorietà dell'esistenza, è tornato a girare un film in Italia dopo quindici anni con Io ballo da sola (1996), intima tragedia di amore e morte, in cui la libertà della messinscena ha richiamato ora J.-L. Godard, ora M. Ophüls. Ha poi realizzato L'assedio (1998) e The dreamers (2003). Nel 2011 è stato insignito della Palma d'oro alla carriera al Festival di Cannes, mentre l'anno successivo ha presentato allo stesso Festival di Cannes il film fuori concorso Io e te.