Trovatore provenzale, signore del castello di Hautefort, nel Perigordino, svolse la sua attività nell'ultimo quarto del sec. 12º. La sua vita irrequieta è intimamente mescolata ai contrasti politici e alle guerre del suo tempo, in particolare ai conflitti fra Enrico II Plantageneto e i figli ribelli. La sua produzione poetica comprende una quarantina di componimenti, per un quinto canzoni d'amore, per gli altri quattro quinti sirventesi politici risonanti di focoso entusiasmo guerriero. Dante, che lo loda per la sua liberalità (Convivio, IV, 11), certamente a cagione di un sirventese nel quale B. biasima gli avari esaltando i prodighi, e lo ricorda come cantore delle armi nel De vulg. eloq. (II, 2), lo collocò nella bolgia dei seminatori di discordia (Inf. XXVIII), seguendo la fama ch'egli avesse istigato contro Enrico II re d'Inghilterra il primogenito di lui, "il re giovane".