BESSEMER, Henry, sir
Nato a Charlton (Hertfordshire) il 19 gennaio 1813, morto presso Londra il 15 marzo 1898. Tecnico di grande ingegno e fervida fantasia, legò il suo nome al processo di conversione della ghisa in acciaio. Col convertitore Bessemer si è iniziata intorno al 1860 una nuova era della siderurgia. Fin dal 1840 il B. brevettò alcuni metodi per la bronzatura e la doratura dei metalli. La sua fama si affermò con la proposta al governo inglese di un punzone perforato per l'annullamento indelebile delle marche da bollo.
Il B. per primo, nel 1854, ebbe l'idea di usufruire del rinculo e di una parte della pressione dei gas d'esplosione per il ricaricamento delle bocche da fuoco. Da questa idea, brevettata, ha avuto poi origine la mitragliatrice automatica, brevettata da Sir Hiram S. Maxim nel 1884.
Occupandosi di fusione di ghisa per cannoni il B. osservò che, fondendo la ghisa in forno a riverbero a fiamma ossidante, si ottenevano, nel bagno liquido, malgrado l'intenso calore, dei noduli solidi, che lo stesso B. riconobbe essere costituiti dal metallo decarburato. Egli comprese la necessità di innalzare la temperatura del bagno durante il processo di decarburazione, per mantenere liquido l'acciaio che si viene formando, e pensò di sfruttare a questo scopo il calore di reazione che si svolge nella ossidazione del carbonio, del silicio, ecc., contenuti nella ghisa. Il 17 ottobre 1855 venne depositato il primo brevetto, e il nuovo processo di affinazione della ghisa venne comunicato pubblicamente dal B. nel 1856 in una riunione della British Association. Accolto dapprima con grande scetticismo, esso venne applicato dal B. in una piccola fonderia sita in un sobborgo di Londra (St. Pancras) e, dopo molti perfezionamenti, nelle grandi officine create dallo stesso B. a Sheffield.
Il B. dedicò il suo fervido ingegno a molte altre industrie: brevettò numerosi perfezionamenti per la raffinazione dello zucchero; riuscì, nel 1875, a far costruire un piroscafo nel quale era disposto un salone che, con congegni mossi idraulicamente, si manteneva orizzontale malgrado i movimenti del battello.
Bibl.: Sir H. Bessemer, an autobiography, Londra 1905; Practical Magazine, VI (1876).