bhakti
Nei sistemi religiosi e filosofici indiani, il termine indica generalmente la devozione verso la divinità ed è carico di valenze emozionali e teologiche. Si parla di bh. in riferimento al trasporto che il devoto prova per l’oggetto della sua venerazione. Questo sarà per la maggior parte delle scuole viṣṇuite e per alcune scuole scivaite una divinità personale, dotata di particolari caratteristiche (saguṇa, ➔ guṇa) e considerata come fondamentalmente diversa dal devoto. Esempi di bh. rivolta a figure non divine, come i Bodhisattva e gli Arhant, si ritrovano nel buddismo e nel giainismo medievali. Inoltre, una bh. rivolta a un Assoluto senza caratteristiche (nirguṇa) è stata formulata sia da scuole monistiche sia, per es., dal mistico medievale Kabī’r, che la descriveva come il trasporto del devoto verso un Assoluto non calato nei panni di una precisa religione (Kabī’r intendeva forse così anche superare l’opposizione fra religioni indiane e Islam). A partire dal periodo medievale e soprattutto in contesto viṣṇuita, la bh. è considerata come una possibile via (mārga) di salvezza (mokṣa) distinta dalla via dell’azione rituale (karman) e da quella della conoscenza (jnāna). Tale ruolo coincide con l’assoluta centralità dell’esperienza della bh. nei movimenti devozionali indiani e della riflessione su questa nella maggior parte delle scuole teistiche. La distinzione fra bh.-mārga e jnāna-mārga implica anche che la bh. sia pensata come distinto approccio a Dio e come superamento dei paradossi insiti nei tentativi di razionalizzare il rapporto fra Dio e l’anima individuale o fra Dio e il mondo. Bh.-mārga è una via di salvezza nel senso che ha la salvezza come risultato, sebbene il fine ultimo del devoto sia solo la venerazione di Dio. Secondo un motivo tipico della poesia bhākta la liberazione intesa come estinzione in un indistinto brahman sarebbe il peggiore degli inferni giacché priverebbe il devoto della possibilità di servire Dio. Storicamente, i movimenti devozionali legati alla bh. hanno avuto origine nel Sud dell’India all’inizio del Medioevo e si sono da lì diffusi in tutto il subcontinente indiano.