Patriota (Apella, Licciana, 1768 - Corfù 1835); ordinato prete (1790), abbandonò poi (1796) la carriera ecclesiastica per darsi all'avvocatura. In seguito ai moti del 1831, eletto dittatore di Modena e provincia, formulò l'atto di decadenza della casa ducale di Modena (9 febbr.); successivamente, favorì la fusione del governo provvisorio di Modena con quello di Reggio, divenendo vicepresidente del nuovo governo riunito. Nel marzo dovette esulare a Corfù.