bilancio sociale
bilàncio sociale locuz. sost. m. – Documento di sintesi con il quale un'organizzazione, rappresentata da un'impresa privata o da un ente pubblico o da un'associazione, rendiconta in modo volontario la propria attività, non evidenziando soltanto i dati contabili e finanziari, ma rilevando i risultati conseguiti in tutte le dimensioni, economica, ambientale e sociale, evidenziando quindi il perseguimento della missione perseguita, gli effetti provocati con la propria attività, ecc. Il b.s. è un documento indipendente dal bilancio di esercizio ma può essere considerato complementare a esso in quanto include valutazioni di tipo etico-sociale che non sono altrimenti rintracciabili nel consueto bilancio economico. L’esigenza di redigere il b. s. è spinta dall’importanza di fornire informazioni a tutte le categorie di persone che sono in vario modo interessate all’attività dell’organizzazione stessa e che includono, da un lato, gli stakeholders, cioè i portatori di interesse che hanno un diritto riconosciuto, o appunto un interesse, a conoscere quali sono le conseguenze che l’attività dell'ente esercita su di loro, dall’altro lato, gli shareholders che sono, invece, coloro che possiedono le azioni dell’organizzazione e ne sono per la propria quota proprietari: le due categorie sono portatrici di interessi differenti. Per esempio una cooperativa di lavoro non ha soltanto la missione di garantire l’equilibrio dei conti, sintetizzati in una consueta rendicontazione, ma anche quella di favorire l’occupazione per i propri associati che dovranno essere informati sul conseguimento dell’obiettivo. Oppure un’amministrazione pubblica può manifestare ai cittadini i risultati conseguiti rispetto ai programmi preventivati nel corso del mandato. La redazione del b. s. avviene seguendo specifiche regole fissate dalle linee guida del ministero del Lavoro e delle politiche sociali (dapprima anche con l’Agenzia per il terzo settore, soppressa con il decreto legge n. 16 del 2 marzo 2012, art. 8 comma 23).