Scrittore (Firenze 1896 - Greve in Chianti 1984). Collaboratore di Italia futurista, nel 1917 fondò con E. Prampolini la rivista Noi. La sua narrativa, da un risentito realismo di situazioni e di modi, che si riallaccia alla tradizione toscana (Le pecore pazze, 1920; Bocca Mariana, 1927; Giochi da ragazzi, 1933; Fiamme a Monteluce, 1938), si volse poi verso forme più concentrate (Palazzo Alberino, 1939; L'omnibus del Corso, 1941), fino ai racconti e alle prose di Cervo in Maremma (1942), Gente in famiglia (1951), Il viaggiatore sedentario (1953), Gli irregolari (1982), ai romanzi Le proibizioni (1954), La vita in campagna (1980), e ai diarî Mi dico addio (1959), Il permesso di vivere (1963), Quasi un uomo (1968), Utimo diario (1973), Ultimo tempo (1976), dove realismo e memoria, narrazione ed evocazione armonicamente si compenetrano. S. è anche stato disegnatore, di un naturalismo (pur esso di tradizione toscana) modernamente spigliato. Ha esposto nelle principali mostre italiane e straniere, e suoi disegni si trovano nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Torino e Firenze (albi di Disegni, 1939; 1973).