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BIRON, Ernesto Giovanni, duca di Curlandia

di Sergio Volkobrun - Enciclopedia Italiana (1930)
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BIRON, Ernesto Giovanni, duca di Curlandia

Sergio Volkobrun

Nacque nel 1690 a Kalenzeem da una famiglia della piccola aristocrazia della Curlandia, nota fin dal sec. XVI. Ebbe una certa cultura e frequentò per qualche tempo l'università di Königsberg. Entrato, nel 1718, alla corte della duchessa Anna di Curlandia, ne divenne il consigliere più fidato, e nel 1730, quando Anna fu assunta al trono russo, passò al suo seguito a Mosca e vi rimase fino alla morte della sovrana. Fu nominato conte e gran camerlengo, fu coperto di onorificenze e di favori e rapidamente divenne il primo dignitario dello stato. L'imperatore Carlo VI gli concesse il titolo di conte dell'impero; nel 1737 fu nominato duca di Curlandia, col titolo di altezza. Consigliere inseparabile dell'imperatrice Anna, il B. esercitò su di lei un'influenza che non conobbe limiti: diresse di fatto tutti gli affari interni ed esteri della Russia. Il gabinetto dei ministri, istituito nel 1731, come organo supremo dell'impero, fu il suo strumento, sebbene egli si sforzasse sempre di nascondere la sua partecipazione agli affari statali, riparandosi dietro il nome della sovrana. Bello, affascinante nei rapporti sociali, ma straordinariamente ambizioso, estraneo e indifferente alla Russia e a tutto ciò che fosse russo, B. perseguì sempre solo i proprî interessi personali, anche sbarazzandosi, al caso, di coloro che si trovavano sul suo cammino. Sentendo l'odio profondo dei Russi intorno a lui, B. circondò sé stesso e l'imperatrice di stranieri, coi quali la sovrana amava d'essere in amichevoli rapporti. Ben conoscendo i promotori del fallito tentativo del Supremo consiglio segreto di limitare i diritti della sovrana, quando le era stata offerta la corona, e considerandosi autocrate per diritto di sangue, Anna non perdonò né al principe Galicyn, né alla famiglia dei principi Dolgorukii di aver attentato ai suoi legittimi diritti e li perseguitò con i loro partigiani durante tutto il suo regno. Alla vigilia della morte, l'imperatrice firmò l'ukaz col quale nominava il B. a reggente per l'imperatore Joann Antonovič minorenne (16 ottobre 1740). Il B., preso il governo, intervenne assiduamente nel gabinetto dei ministri; ascoltava i resoconti del Senato; si sforzava di guadagnarsi la benevolenza della società russa con favori e ricompense. Ma la sua reggenza non durò a lungo: tre settimane in tutto. Nella notte dell'8 al 9 novembre fu arrestato dal maresciallo Minich, chiuso a Schlüsselburg, poi giudicato ed esiliato in Siberia, a Pelym, dove per lui fu costruita una casa. Nel 1742 l'imperatrice Elisabetta Petrovna lo fece trasportare a Jaroslavl′, dove rimase fino alla salita al trono di Pietro III (1761), che lo richiamò a Pietroburgo. Gli furono restituiti titoli e onorificenze. L'imperatrice Caterina II nel 1762 gli restituì il ducato di Curlandia, dove egli tornò a governare, fino al 1769, lasciando poi il governo al figlio Pietro. B. morì a Mitau, nel dicembre 1772. Il figlio maggiore Pietro (1724-1800) tenne il governo della Curlandia fino al 1795, quando ne fu privato da Caterina II verso un'indennità di mezzo milione di ducati; la Curlandia fu annessa alla Russia.

Bibl.: V. la bibl. sotto le voci anna joannovna e anna leopoldovna.

Vedi anche
Anna Ivanovna zarina di tutta la Russia Figlia (1693-1740) di Ivan, fratello di Pietro il Grande, divenne imperatrice nel 1730 alla morte di Pietro II, ultimo rappresentante della linea maschile dei Romanov; durante il suo regno si lasciò dominare completamente dal favorito E. G. Biron, ma introdusse notevoli riforme: gabinetto ministeriale ... Curlandia (lettone Kurzeme) Regione della Lettonia (13.000 km2 ca.), di cui costituisce la parte più occidentale. Centro principale Liepāja. Il nome le deriva dall’antica popolazione dei Curi. Si affaccia sul Baltico con una fascia pianeggiante di lande poco fertili, mentre l’interno è occupato da colline (fino ... Ivan V Alekseevič zar di Russia Figlio (1666-1696) dello zar Alessio, ebbe sempre salute malferma, e di questo approfittò il partito del Naryškin, che alla morte di Fëdor (1682) proclamò zar Pietro, fratello minore di I. V. Solo grazie all'energia della sorella, la zarina Sofia, I. V fu proclamato poco dopo zar insieme al fratello. ... Caterina II la Grande imperatrice di Russia Sofia-Federica-Amalia, figlia (Stettìno 1729 - Carskoe Selo 1796) del principe tedesco di Anhalt-Zerbst, nel 1745 andò sposa al granduca Pietro Fëdorovič, erede al trono russo. Intelligente, colta e sensibile, era inevitabile che con il marito incolto avvenisse una rottura; e quando Pietro III, alienatasi ...
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    Favorito (Kalenzeem 1690 - Mitava 1772) di Anna duchessa di Curlandia; divenuta la sua protettrice zarina di Russia (1730), si trasferì a Mosca e, colmato di onori e favori, divenne l'effettivo capo della politica russa. Né la sua ambizione si fermò qui: duca di Curlandia nel 1737, B. fu designato nel ...
Vocabolario
duca
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