Bismantova
Vetta tabulare dell'Appennino Emiliano (m 1047) presso Castelnuovo ne' Monti in provincia di Reggio Emilia, le cui pareti sono precipiti fuorché a settentrione (Revelli, Italia 101), a nord-ovest come precisa il Bassermann (Orme 198-199) in polemica con il Pareto, il quale sostiene essere la cima di B. accessibile solo per gradini e scale scavate nella roccia.
È ricordata da D. in Pg IV 26 Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, / montasi su in Bismantova e 'n Cacume / con esso i piè; ma qui convien ch'om voli, come una località difficilmente accessibile, ma la cui via di accesso è pur sempre più agevole che non la prima salita incontrata nell'Antipurgatorio.
Il Bassermann, mentre sostiene che D. vide di persona le località ricordate per l'abile accostamento operato (Orme 278; è dello stesso parere anche il Revelli, Italia 101) e per B. in particolare, in quanto sorge sulla via che da Verona, Mantova e Reggio conduceva in Lunigiana (Orme 641), è in dubbio se su B. sorgesse un vero e proprio castello o se invece essa fosse scelta soltanto in tempo di guerra come luogo di rifugio e di difesa (Orme 200). Egli si rifà a quanto dice Benvenuto: " In cuius summitate est planities, quae colitur quando est opportunum, et loca circumvicina sunt sylvestria et aspera: unde habitantes in plano inferius refugiunt ad istum locum tutissimum tempore belli ". In realtà esistono sopra B., assieme ai resti di una necropoli della prima età del ferro e a quelli di un fortilizio romano, i resti di un castello medievale, ed è probabile quindi che attorno vi fossero delle abitazioni; il passo di Benvenuto si potrebbe spiegare con la fuga, in tempo di scontri, delle popolazioni abitanti la piana circostante verso l'arroccato maniero. A conferma dell'esistenza di un castello e di una popolazione di B. si può osservare che Salimbene, nella sua Cronica (Bari 1966), parla di un "dominus Turclus de Besmantua " (p. 690), e più volte ricorda " illi de Besmantua " (pp. 726, 730, 928).
Numerose le varianti e le corruzioni di B. (Petrocchi, ad l.), e singolari alcune precisazioni: così per il Serravalle B. è " in confinibus regni Apuliae ", mentre per il Tommaseo il nome le deriva da una qualche somiglianza che avrebbe, a vederla dalla pianura, con la città di Mantova. Più importante la questione riguardante in Bismantova e 'n Cacume: se sia da considerare Cacume come quarto dei luoghi nominati da D., o se sia invece da intendere come la sommità di B. stessa. Per tutta la questione, v. CACUME.
Bibl. - L.N. Pareto, Cenni geologici intorno alla D.C., in D. e il suo secolo, Firenze 1865, 554.