OTERO, Blas de
Poeta spagnolo, nato a Bilbao nel 1916.
Dopo una produzione giovanile non esente da influenze novecentesche assai complesse, dal classicismo a Jiménez (Cántico espiritual, San Sebastiano 1942), la poesia di O. si è andata affermando soprattutto nell'ultimo decennio come la voce che più autorevolmente ha cercato di svincolarsi dai residui estetismi della sua generazione. Già nel volume di versi che dà il segno della maturità (Angel fieramente humano, Madrid 1950) e poi sempre più risolutamente nelle opere successive (Redoble de conciencia, Barcellona 1951, col quale conseguì il premio "Boscán", e Pido la paz y la palabra, Santander 1955), O. restituisce dignità all'endecasillabo, all'alessandrino, a classici componimenti come il sonetto, con un nuovo impulso realistico che nasce anche dalla coscienza della responsabilità che il poeta si assume nella drammatica Spagna contemporanea: in questo senso le implicazioni politiche della sua opera rappresentano materia e condizione stessa della poesia, anche quando simboli trasparentissimi sembrano sfumarne la presenza.
Bibl.: J. M. Castellet, Veinte anos de poesía española, Antología (1939-1959), Barcellona 1960.