BOEMONDO III, principe d'Antiochia
Figlio di Raimondo di Poitiers e di Costanza, figlia di Boemondo II e signora d'Antiochia, nacque verso il 1144. Morto il padre nel 1149, il governo del principato rimase nelle mani di Costanza e del suo secondo marito Rinaldo di Châtillon. Quando questi, nel 1160, cadde prigioniero dell'atābek di Aleppo, si contesero la sovranità feudale su Antiochia Manuele I Comneno, che sposò una figlia di Costanza, e Baldovino III di Gerusalemme. Boemondo III assunse il governo del principato nel 1163 alla morte della madre e s'industriò di tenersi in buona amicizia col re Amalrico I, che nel 1164 gli affidò la luogotenenza del regno durante le spedizioni d'Egitto. Ma ad a Hàrim B. venne sconfitto da Nār ad-din e fatto prigioniero; ad Aleppo si trovò in prigionia col patrigno Rinaldo di Châtillon. Liberato, con l'impegno di pagare un riscatto di 100.000 aurei, si recò dal cognato Manuele a Costantinopoli per avere i denari. Forse a questi anni si riferisce l'installazione di un patriarca greco ad Antiochia ed il matrimonio di Boemondo con una nipote dell'imperatore. Dopo il 1170 il principe incominciò ad avere contrasti con i principi limitrofi della Piccola Armenia, mentre continuava a lottare coi Turchi di Aleppo. Nel 1183 fece pace col Saladino, ma dovette intanto cedere Tarso agli Armeni. Nel 1187 inviò il figlio Raimondo in aiuto del re alla battaglia di Hittīm, provocando le rappresaglie del Saladino, che giunse nel 1188 fin sotto le mura di Antiochia. Il re di Francia crociato, Filippo Augusto, che fu suo commilitone nell'assedio di S. Giovanni d'Acri, gli lasciò un corpo di cavalieri per continuare la lotta con Aleppo; ma un tentativo fatto nel 1192, d'accordo col secondo figlio Boemondo conte di Tripoli, per espugnare Laodicea, fallì ed allora B. III, recatosi in persona a Beirut, chiese ed ottenne la pace dal Saladino (30 ottobre 1192). Morto il Saladino nel 1193, le discordie scoppiate fra i suoi eredi non poterono essere sfruttate dai cristiani per la guerra scoppiata fra B. III e gli Armeni. Il principe, fatto prigioniero, fu costretto a cedere Antiochia a Leone re d'Armenia, che non poté però entrare in città per l'opposizione degli abitanti. Si fece allora pace: il primogenito del principe, Raimondo, sposò Alice nipote del re Leone che fu riconosciuto come supremo signore del principato. Gli ultimi anni di B. III furono funestati da una aspra guerra col figlio secondogenito Boemondo. Morì nel 1201. Non è chiaro da quale delle sue quattro mogli - Orgogliosa, Teodora Comnena, Sibilla, Isabella - siano nati i due figli Raimondo e Boemondo.
Bibl.: R. Röhricht, Geschichte des Königreiches Jerusalem, Innsbruck 1898; G. Schlumberger, Renaud de Châtillon, Parigi 1898.