BONAPARTE, Maria Paolina, duchessa di Guastalla
Seconda sorella di Napoleone Bonaparte, nata in Ajaccio il 20 ottobre 1780, morta a Firenze il 9 giugno 1825. Con i suoi si trasferì nel 1793 in Marsiglia, sotto la protezione del convenzionale Luigi Fréron, col quale si fidanzò, ma Napoleone non acconsentì a quel matrimonio. Quando il fratello, vittorioso in Italia, chiamò a sé la sua famiglia, Paolina lo raggiunse a Milano, e, alla villa di Mombello, dové sposare il generale Leclerc. Piena di brio giovanile, e anche di carattere assai bizzarro, fu l'adorazione e la disperazione dei suoi ammiratori: lo stesso Napoleone le fu indulgentissimo. Nel 1801 seguì il marito in America, e, morto questi di febbre gialla all'isola di S. Domingo, tornò a Parigi sul finire del 1802, dove nel marzo del 1803 sposò il principe romano Camillo Borghese giunto colà poco prima. Recatasi col marito a Torino, dove il Borghese era governatore generale del Piemonte, si stancò presto del soggiorno torinese e nel 1810 tornò a Parigi; donde però, inimicatasi l'imperatrice Maria Luisa, fu fatta allontanare. Si stabilì a Roma e quivi il Canova la riprodusse in marmo nella meravigliosa opera che ancora si conserva nella Galleria Borghese. Tramontata la fortuna di Napoleone, Paolina avrebbe voluto dividere la sorte del fratello, e si recò nell'isola d'Elba per offrirgli gioie e danaro, agevolandogli la fuga; ma, nel periodo dei Cento giorni, non poté raggiungerlo e invano insistette per accompagnarlo a S. Elena. Già separata dal marito, si ritirò in Firenze a beneficare poveri e a proteggere artisti. S'è pubblicata una sua corrispondenza con l'attore Talma (v.). S'interessò al compositore Giovanni Pacini (v.) e ne divenne l'amante. La sua bellezza fu esaltata da cortigiani ammiratori del fascino di lei, desiderosa di piacere e di godere: tuttavia il peculiare difetto delle sue orecchie con padiglione senz'orlo stonava, nell'armonia della persona; onde i ritratti di lei la riproducono sempre con pettinatura coprente le orecchie, come del resto ella preferiva adornarsi. La sua salma, trasportata a Roma, fu seppellita a S. Maria Maggiore, nella cripta della cappella Borghesiana Paolina.
Bibl.: H. D'Alméras, Une amoreuse, P. B., Parigi 1907; H. Fleischmann, P. B. et ses amants, Parigi 1910.