BONNET, Giovacchino, detto Nino
Nato a Comacchio nel 1824, morto ivi il 31 dicembre 1890. Figlio di Stefano e di Barbara Guggi, fu sin da giovane noto con i suoi fratelli per sentimenti liberali e avversione al governo pontificio. Agitatore attivo e influente durante il periodo costituzionale di Pio IX, fu il principale artefice della resistenza opposta nel novembre 1848 da Comacchio ai tentativi di avanzata delle truppe papali. Incontratosi poco dopo con G. Garibaldi a Ravenna, ne divenne partigiano entusiasta. Rimasto in Romagna durante l'assedio di Roma (alla cui difesa parteciparono i fratelli Gaetano e Raimondo) per farvi opera di propaganda repubblicana, Nino B. deve la sua maggior fama all'opera svolta per salvare Garibaldi al termine della leggendaria ritirata da Roma. Fu in gran parte merito suo e di suo fratello Celeste se sortì buon esito il fortunato tragitto da Magnavacca alla cascina delle Mandriole. Il suo patriottismo non si smentì durante il decennio 1849-1859 e allo scoppio della seconda guerra per l'indipendenza italiana fu di nuovo con Garibaldi, a fianco del quale combatté anche nel 1860 e nel 1866. Entrato nell'esercito italiano vi raggiunse il grado di colonnello. Scrisse: Lo sbarco di Garibaldi a Magnavacca (Bologna 1887).