BORNIER, Henry, visconte di
Letterato e poeta francese nato a Lunel nel 1825, morto a Parigi nel 1901. Collaborò a numerosi giornali e riviste, e pubblicò romanzi e commedie in versi, alcune delle quali non sono prive di pregi scenici. Dapprima, e per lungo tempo, conservatore, poi amministratore della Biblioteca dell'Arsenale, nel 1893 fu eletto membro dell'Accademia francese. Lasciò varie opere in prosa e in versi (Poésies complètes 1850-93, 1894); e fra le sue composizioni drammatiche ricordiamo: la Cage du lion (1862), Agamemnon, tragedia (1868), la Fille de Roland (1875), dramma in versi, col quale ottenne il Grand Prix dell'Accademia, Dimitri, dramma lirico, musicato da Joncières (1876), Les noces d'Attila (1880), la Moabite (1880), l'Apare (1881), Mahomet, la cui rappresentazione venne vietata (1890), le Fils de l'Aretin (1895), France... d'abord (1900). Presenta un certo interesse, perché, nel trionfo della commedia borghese, mantenne viva la tradizione del teatro romantico in versi, preludendo in certo modo al Rostand.
Bibl.: E. Des Essarts, in La Quinzaine, 1901; F. Gregh, in Revue bleue, 1901.