Vedi Botswana dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Botswana è uno stato dell’Africa australe indipendente dal 1966, dopo essere stato un protettorato britannico. La popolazione è piuttosto omogenea e l’80% appartiene al gruppo dei beciuana o tswana. Uno dei dati geopolitici più rilevanti del paese consiste nell’assenza di uno sbocco sul mare, il che lo rende potenzialmente dipendente dai vicini, soprattutto dal Sudafrica. A livello politico, il Botswana è uno dei paesi più virtuosi dell’intero continente africano: ha un sistema democratico multipartitico e le elezioni sono generalmente trasparenti. L’indice di corruzione percepita è piuttosto contenuto e, secondo le ultime rilevazioni, il Botswana sarebbe al 30° posto al mondo, collocandosi come il primo paese africano e davanti a molti paesi europei. Le elezioni dell’ottobre 2014 sono state vinte dal partito di governo del Botswana Democratic Party (Bdp) che, impostosi in 37 delle 57 circoscrizioni nazionali, ha ottenuto altrettanti seggi in parlamento in virtù del sistema elettorale maggioritario. Il presidente Seretse Khama Ian Khama (in carica dal 2008), è uscito rafforzato dalle urne, sebbene il voto popolare del Bdp sia leggermente diminuito rispetto alle precedenti elezioni del 2009; tutto ciò anche grazie alle divisioni in seno all’opposizione, riunita nell’alleanza tripartitica dell’Umbrella for Democratic Change (Udc). Il Bdp conta inoltre sulla maggioranza nell’organo consultivo istituzionale che affianca il parlamento: dei 30 membri, otto rappresentano i maggiori sottogruppi tswana e sono nominati a vita, mentre i restanti 22 vengono nominati dai rappresentanti regionali con un mandato di cinque anni. L’economia del Botswana è una delle più floride dell’Africa e la libertà economica è elevata, tanto che il paese risulta al 30° posto al mondo in relazione a questa specifica classifica. La maggiore fonte di reddito è costituita dalle miniere di diamanti, di cui il Botswana è il maggior produttore mondiale (contribuisce al 25% della produzione internazionale). Questa industria costituisce circa il 30% del pil e uno degli obiettivi principali del governo è di diversificare il sistema economico rispetto a questa egemonica fonte di guadagno. Il turismo è in espansione e ammonta a circa il 12% del pil, grazie soprattutto al particolare ecosistema del paese, che lo rende una meta turistica attraente dal punto di vista delle bellezze naturali. Lo sviluppo dell’industria diamantifera e del turismo dei parchi naturali è spesso avvenuto a discapito delle popolazioni indigene come i san (o basarwa), vittime di ricollocazioni ed espropri. Di recente, le popolazioni indigene hanno vinto alcune importanti cause, manifestando un crescente attivismo e costringendo il governo a rivedere la propria politica sul rispetto dei diritti umani e delle minoranze. Accanto all’ottima performance politica e macroeconomica, il Botswana, come molti stati dell’Africa australe, è stato duramente colpito dalla diffusione dell’hiv: il tasso di prevalenza del virus è del 23,4%, uno dei più alti al mondo, ma è anche vero che il paese offre una copertura di antiretrovirali al 95% degli individui sieropositivi, collocandosi come il sistema più efficiente d’Africa. I rapporti regionali sono in generale buoni, specie con il Sudafrica, da cui il Botswana importa la maggior parte dei prodotti. Le esportazioni sono invece dirette per lo più in Europa e soprattutto nel Regno Unito (Londra funge da mercato di smistamento dei diamanti). Il Botswana è molto attivo nella regione e ospita il quartier generale della Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc).
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