BOTTIEI (Βοττιαῖα)
Popolazione antica della penisola Calcidica, in Grecia. Dei due nomi Βοτπκή e Βοττιαία, il primo è adoperato preferibilmente per la regione della Calcidica a nord della penisola di Pallene (Tuc., I, 65, 5), ma non esclusivamente, poiché Erodoto adopera per questa regione anche il secondo nome, col quale è conosciuta la regione della bassa Macedonia (Emazia) a occidente del basso corso del fiume Axio (Vardar), che nel quinto secolo a. C. si estendeva sino a Pella. Etnograficamente, il popolo dei Bottiei apparteneva ai Peoni, e nella Calcidica sarebbe stato portato, secondo una tradizione di valore molto discutibile riferita da Tucidide, per opera di Alessandro I di Macedonia e dei suoi predecessori. I Bottiei, secondo un'altra tradizione la cui autorità più antica a noi nota è quella di Aristotele, sarebbero emigrati di Creta, ai quali si sarebbero uniti i discendenti degli Ateniesi tenuti prigionieri nel Labirinto (secondo un'interpretazione razionalistica non uccisi dal Minotauro, ma tenuti come schiavi da Tauro fabbricatore del labirinto). Essi dopo varie vicende sarebbero passati in Iapigia, e di qui nella Bottiea. Non è chiaro se la leggenda si riferisca originariamente ai Bottiei della Macedonia o a quelli della Calcidica. Non mancano indizî che farebbero pensare a questi ultimi. Nondimeno, presso autori posteriori (Strabone, VII, p. 329, 11), meta finale della migrazione sarebbe stata la Bottiea dell'Emazia.
I Bottiei della Macedonia non richiamano più nella storia una speciale attenzione, essendo assorbiti nella compagine del regno Macedonico. Invece qualche cosa di più particolareggiato sappiamo intorno ai Bottiei (o Bottici) della Calcidica. Nel 432 a. C. prendono parte alla riscossa contro Atene, e dopo una depredazione dell'esercito ateniese nel 432, nel 429 ottengono una vittoria a Spartolo. Le loro terre furono subito dopo depredate da Sitalce, re degli Odrisi, ma fu questa solo una tempesta effimera. Nel 425 i Bottiei presero parte insieme con i Calcidesi alla difesa di Eone, colonia di Mende posta probabilmente non lontano dall'istmo di Pallene, contro gli Ateniesi. Con Filippo il Grande la Bottiea venne annessa alla Macedonia dopo la distruzione di Olinto (348), mentre prima era indipendente; Aristotele ha scritto intorno alla sua costituzione. La cavalleria fornita ad Alessandro nella sua spedizione dai Bottiei doveva provenire dalla Bottiea Calcidese, perché è menzionata insieme con cavalleria anfipolitana.
Fonti: Erodoto, VII, 123, 127, 185; Tucidide, I, 57, 58, 65; II, 79, 99; IV, 7; Strabone, VI, 279, 282; VII, 329, fr. II, 330, fr. 23; Pseudo-Scimno, 623, Aristotele, fr. 485; Plutarco, Teseo, 16 (Rose) e Questioni greche, 35; Arriano, Anabasi, I, 2, 5.
Bibl.: Dimitsas, La Macedonia (in greco), Atene 1896; O. Abel, Makedonien von König Philipp, Lipsia 1847; Ed. Meyer, Geschichte des Altertums, III e IV, Stoccarda e Berlino 1913; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., I, i, Strasburgo 1912, pp. 79, 496-97; II, i, 1914, p. 290 e passim.