Brăila Città della Romania (215.316 ab. nel 2007), in Valacchia, capoluogo del distretto omonimo, a 20 m s.l.m. sul Danubio, a 170 km dalle foci di Sulina. Data la sua posizione strategica sul basso Danubio e rispetto al corridoio d’accesso alla Penisola Balcanica, ha avuto sempre grande importanza nella storia. Il ben attrezzato porto fluviale ha determinato la prevalente funzione commerciale della città e costituisce un importante nodo di scambio tra l’Asia e l’Europa.
Sorta da un villaggio di pescatori, prese questo nome probabilmente dal fondatore Brăila. Già centro commerciale nel 15° sec., verso il 1550, con la conquista turca, perdette la sua antica prosperità. Occupata e semidistrutta dai Russi tra il 1770 e il 1809 e ancora durante la guerra del 1828-29, passò alla Valacchia indipendente nel 1829, per il trattato di Adrianopoli. Totalmente ricostruita, fu restituita alla primitiva importanza commerciale soprattutto a opera di Greci immigrati. Nel 1841 la rivoluzione nazionale bulgara vi trovò il suo punto di partenza.