Scultore (Trento 1470 - ivi 1532), allievo di B. Bellano. Fu attivo prevalentemente a Padova: nella basilica del Santo eseguì due rilievi in bronzo (1506) per la transenna del presbiterio, il candelabro del cero pasquale (1507-16), e il monumento funebre di A. Trombetta (1521-24 circa). Capolavoro della sua maturità è, a Verona, l'arca funebre di Gerolamo e Marcantonio della Torre (1516-21 circa) in S. Fermo maggiore. Gli vengono inoltre attribuiti alcuni rilievi nella Ca' d'oro di Venezia, un notevole gruppo di placchette e di medaglie, il busto del vescovo B. de Rossi nel duomo di Treviso e un copioso numero di piccole sculture in bronzo, eseguite ad imitazione delle statuette ellenistiche (una ricca raccolta al Kunsthistorisches Museum di Vienna). La sua arte è la più alta e nobile espressione della corrente classicheggiante a Padova fra la fine del 15º e i primi del 16º sec.