Nome di alcuni santi:
1. Fondatore dell'ordine dei certosini (Colonia 1030 circa - od. Serra San Bruno, Catanzaro, 1101). Chiamato (1057) da Gervasio di Reims a dirigere la scuola di s. Cuniberto, diede impulso al rinnovamento degli studî. Nel 1075 fu nominato cancelliere della diocesi da Manasse de Gournay, successo (1069) all'arcivescovo Gervasio: ciò non gli impedì di intraprendere contro Manasse la dura lotta che terminò, dopo alterne vicende, con la deposizione di quello (1080). B. si era frattanto ritirato a Sèche-Fontaine, fondandovi (1082) un monastero, di là, passava con sei compagni al luogo assegnatogli dall'ex scolaro Ugo di Grenoble: Certosa (Chartreuse, nelle Alpi del Delfinato). Quando il suo alunno Oddone di Lagery, divenuto papa Urbano II, lo volle presso di sé, B. si recò (1091) a Roma: ma poco dopo fondava presso l'od. Serra San Bruno una nuova certosa (1094), cui si aggiunse un secondo eremo (1099). Dei suoi scritti restano un'elegia giovanile, due Expositiones ai salmi e alle lettere paoline e due epistole (una a Rodolfo di Reims, l'altra ai religiosi della Grande Certosa). Festa, 6 ottobre.
2. B. di Asti: v. oltre, B. di Segni.
3. B. di Carinzia: v. oltre, B. di Würzburg.
4. Bruno arcivescovo di Colonia. - Figlio minore (n. 925 - m. Reims 965) di Enrico I e di santa Matilde, fu cancelliere del fratello Ottone I (940), ordinato diacono (941-42), fu superiore del monastero di Lorsch, arcicappellano e dirigente della cancelleria imperiale (951), arcivescovo di Colonia (953) e reggente della Lorena; con abili missioni diplomatiche sostenne (955) in Francia il debole potere del re carolingio e nell'assenza del fratello (in Italia nel 961), fu, con l'arcivescovo di Magdeburgo, reggente imperiale. Come ecclesiastico, sostenne la riforma e l'ascetismo religioso (è sua la riforma della chiesa lorenese); ma fu impegnato a difendere la politica imperiale. Festa, 11 ottobre.
5. Bruno di Querfurt. - Apostolo della Germania e degli Slavi (974-1009), dei nobili sassoni di Querfurt, cappellano di Ottone III, lo seguì a Roma, dove si fece monaco (998) nel chiostro dei SS. Bonifacio e Alessio sull'Aventino, donde passò poi tra gli eremiti di S. Romualdo presso Ravenna. Consacrato (1004) a Magdeburgo arcivescovo e "apostolo degli Slavi", a causa della guerra tra Boleslao I ed Enrico II, fu costretto a rimanere (1004-07) in Ungheria alla corte del re s. Stefano; recandosi poi a convertire i Peceneghi dell'Ucraina, al confine tra la Prussia e la Russia fu ucciso con 18 compagni. Ha lasciato una Vita sancti Adalberti (1004) e una Vita quinque fratrum Poloniae (5 camaldolesi uccisi nel 1003).
6. Bruno di Segni (o di Asti). - Teologo e polemista (n. forse ad Asti 1044 o 1048 - m. Segni 1123). Vescovo di Segni (1080), nel 1108 era eletto anche abate di Montecassino, carica che lasciò nel 1111. Amico e consigliere di Gregorio VII, fu uno dei più tenaci sostenitori dei diritti della Chiesa nella lotta per le investiture; intransigente e battagliero anche nel campo dogmatico (De symoniacis), ha fama altresì per i lavori di esegesi biblica: commentarî sul Pentateuco, sul libro di Giobbe, sul Cantico dei Cantici, sui Vangeli e sull'Apocalisse.
7. Bruno di Würzburg (o di Carinzia). - Nipote (m. Persenberg, Linz, 1045) del pontefice Gregorio V, parente dell'imperatore Corrado II, fu preposto di Golsar e capo della cancelleria italiana dell'impero (1027-34), quindi vescovo di Würzburg (1034). Scrisse un commentario ai salmi e ai canti della Bibbia e altri componimenti minori. Festa, 17 maggio.