Economista e statistico (Naumburg an der Saale 1812 - Jena 1878); prof. nelle univ. di Breslavia (1836) e Marburgo (1841) e quindi, lasciata la Germania per motivi politici, di Zurigo e Berna, dove fondò il primo ufficio statistico della Svizzera; rientrato in patria nel 1861, insegnò a Jena e diresse l'ufficio statistico della Turingia. Critico severo della scuola classica (A. Smith), fu tra gli iniziatori dell'indirizzo storico-morale dell'economia; preparò la via a varie riforme sociali propugnandole negli Jahrbücher für Nationalökonomie und Statistik, da lui fondati nel 1862, con J. Conrad, ed ebbe parte nell'organizzazione del Verein für Sozialpolitik (1872). Opera principale: Die Nationalökonomie der Gegenwart und Zukunft (1848).