(ted. Marburg o M. an der Lahn) Città della Germania (79.240 ab. nel 2007), nell’Assia, posta a 200 m s.l.m. nella valle del fiume Lahn, affluente del Reno. Notevole centro industriale (costruzioni meccaniche ed elettrotecniche, impianti chimici, ottica).
Già nel 1130 si ha notizia del castello di M., presto possesso dei margravi di Turingia che conferirono a M., nel 1228, i diritti di città; dal 1247 i langravi di Assia scelsero M. a loro residenza e nel 1604 M. passò all’Assia-Kassel; appartenne poi (1806-13) al regno di Vestfalia e per la pace di Vienna (1815) fu definitivamente incorporata alla Prussia.
La città si estende a semicerchio, con strade strette e ripide, ai piedi della collina dove sorge il castello, pittoresco complesso dei sec. 13°-15°. S. Elisabetta (fondata nel 1235) è, accanto alla Liebfrauenkirche di Treviri, il primo grande edificio interamente gotico della Germania, tra i più belli d’Europa (intatto l’arredo del 13° sec.: il famoso reliquiario di s. Elisabetta, l’altare maggiore, e le vetrate del coro). Sono da ricordare il Palazzo Comunale (15°-16° sec.); le case tardogotiche e rinascimentali; la Marienkirche (consacrata nel 1297, finita nel 14° sec.); la chiesa dell’università (1300 ca.). L’istituto di storia dell’arte dell’università possiede un famoso archivio fotografico (Bildarchiv Marburg).
A M. fu istituita la prima università luterana (1527). In seguito a mediazione del langravio Filippo d’Assia, Lutero e Zwingli si incontrarono a M. (colloquio di M.) nel 1529, al fine di eliminare le divergenze teologiche sorte fra loro; risultato dell’incontro fu invece una rottura completa.
Scuola di M. Fondata da H. Cohen, professore a M. dal 1873 al 1912, ha avuto come principali esponenti, oltre allo stesso Cohen, P. Natorp e E. Cassirer. L’apporto più notevole della scuola di M., che ha esercitato una vasta influenza sul pensiero tedesco, specie nella seconda metà del 19° sec. e nei primi decenni del 20°, è un’interpretazione del kantismo in senso antipsicologistico che si risolve essenzialmente in una ricerca delle condizioni logico-trascendentali della scienza. Le ricerche della scuola si estendono anche ai campi dell’estetica e dell’etica; particolarmente notevole il tentativo di interpretare in senso socialista il kantismo a opera di K. Vorländer e F. Staudinger.