bule
Consiglio cittadino dell’antica polis greca, e anche degli Stati federali; nato come corpo aristocratico intorno ai re arcaici, assunse importanza e carattere giuridico con l’affermarsi dei reggimenti democratici. L’ordinamento della b. è noto soprattutto per Atene, dove fu istituita da Clistene (fine 6° sec. a.C.); nel 5°-4° sec. constava di 500 membri (buleuti) eletti in numero di 50 per ciascuna delle 10 tribù territoriali istituite da Clistene. Gli eletti, di età non inferiore a trent’anni, erano sottoposti a un accertamento dei requisiti legali (dokimasia). La b. era poi divisa, conformemente al numero delle tribù, in 10 sezioni (pritanie) che si alternavano alla presidenza della b. stessa, ciascuna per un decimo della durata dell’anno attico (circa 35 giorni), ed eleggevano giorno per giorno dal proprio seno un presidente dei pritani (epistates). Funzionari minori del consiglio erano il segretario (grammateus) e il tesoriere (tamias). La composizione della b. e la durata delle pritanie variarono in seguito con l’aumento delle tribù (12, 13, ecc.).