Famiglia le cui origini storiche risalgono al 12º sec., e riguardano quattro rami di essa, esistenti a Napoli, Roma, Pisa e Anagni. Quest'ultimo, il più importante, accrebbe straordinariamente la sua potenza con Benedetto C., che da cardinale e da pontefice (Bonifacio VIII) favorì gli acquisti di feudi da parte dei parenti. Roffredo II (m. 1296), fratello del papa, ottenne da Carlo II di Napoli la contea di Caserta; suo figlio, Pietro II (m. 1308), allargò i possessi della famiglia nella Marittima e nella Campagna Romana; tre nipoti del papa, Benedetto II (m. 1296), Iacopo Tommasi (m. 1300) e Francesco (m. 1317) furono cardinali. Il figlio di Pietro II, Roffredo III (m. 1335 o 1336), ereditò dalla moglie Giovanna dell'Aquila le contee di Fondi e di Traetto. Suo fratello, Benedetto III (m. 1322), fu rettore del Patrimonio in Toscana. Nel 14º sec. emersero Niccolò, figlio di Roffredo III, e soprattutto Onorato I. Verso il 1420 la signoria dei C. si divise in due: la parte compresa nel regno di Napoli (toccata ai C., dal 1466 detti d'Aragona) e la parte inclusa nello Stato Pontificio (ai C. di Sermoneta). Al primo ramo appartennero Onorato II, logoteta e protonatario del Regno (m. 1491), e Onorato III che, per aver parteggiato per i Francesi, fu spogliato nel 1497 dei feudi. Del secondo ramo furono Onorato IV, capitano generale della fanteria pontificia a Lepanto (1571), duca di Sermoneta dal 1586, i cardinali Niccolò, Enrico (1550-1599), che assolse importanti missioni in Francia e in Polonia, Bonifacio II, Antonio II, arcivescovo di Capua e nunzio presso l'imperatore a Madrid, e Luigi (sec. 17º). Tra i moderni si distinsero Michelangelo, Onorato, Leone, e Gelasio.