CALEB (ebraico \ebraico\ Kālebh; i Settanta Χάλεβ e Χλὲβ)
Il più importante fra i personaggi biblici di questo nome compare nella storia d'Israele al primo arrivo degl'Israeliti, dopo l'esodo dall'Egitto, alle porte della Palestina, in Cadesbarne. Secondo il racconto biblico, in tale occasione Mosè sceglie da ciascuna tribù uno fra i principi o capi, per inviarlo all'esplorazione del paese di Canaan (Numeri, XIII, 2-17): l'eletto per la tribù di Giuda fu appunto "Caleb figlio di Iefone". Questi compie con gli altri la missione, e al suo ritorno è il solo con Giosuè a propugnare, nonostante l'opposizione del popolo sobillato dalle relazioni contrarie degli altri dieci esploratori, l'idea della conquista di Canaan, magnificandone la fertilità, e sostenendo la facilità di vittoria sui popoli indigeni. Perciò a C. e Giosuè viene promessa come premio dopo la conquista una porzione scelta nella terra di Canaan (Numeri, XIV, 22-38). Infatti più tardi vengono assegnate a Caleb le terre di Ebron e Dabìr, sui confini meridionali di Canaan (Giosuè, XIV, 12; XV, I3; Giudici, I, 10-16). La regione conserverà fino all'epoca dei re il nome di Caleb (I Re [Samuele], XXX, 14).
Una particolare questione esegetica si affaccia a proposito di Caleb. Egli viene denominato figlio di Iefone, e Cenezeo o discendente di Cenez in varî passi (Num., XXXII, 12; Gios., XIV, 6, 14; Giudici, I, 10), e insieme è dato come appartenente alla tribù di Giuda. Ora questo Cenez dovrebbe, secondo varî critici, essere quel discendente di Esaù e figlio di Elifaz di cui è cenno in Genesi, XXXVI, 11, e in I Cronache, I, 36, 53 come di uno tra i grandi capi idumei. Caleb non sarebbe perciò un israelita ma un idumeo. E tutto ciò contrasterebbe con i dati di I Cronache, II, 18, dove si parla di un Caleb, o Calubi (ib., v. 9) figlio di Esron e discendente, per Fares, da Giuda e Giacobbe. Sennonché nessun dato positivo suffraga l'ipotesi dell'origine di Caleb figlio di Iefone, dal Cenez idumeo figlio di Elifaz, né quella della sua identità col Caleb figlio di Esron delle Cronache; contro a entrambe le ipotesi si oppongono precise diversità genealogiche e particolari decisivi del racconto biblico, che inducono invece a pensare che il Caleb figlio di Iefone dell'Esateuco sia diverso dal Caleb figlio di Esron delle Cronache (forse uno tra i discendenti di quest' ultimo); quanto a Cenez avo di Caleb, dovette essere, invece che un idumeo, piuttosto un ignoto fra i discendenti di Giuda, che non figura nelle genealogie bibliche, ben sovente sommarie e incomplete. Non impossibile, ma neanche suffragata da alcun dato positivo, è la supposizione dell'origine di Caleb dai Cenezei contemporanei di Abramo (Gen., XV, 19).
Alcuni critici hanno voluto dare al nome di Caleb il valore di eponimo di un clan o tribù di calebiti idumei (di cui non vi è traccia nei documenti), e dal valore etimologico della parola (\ebraico\ kelebh "cane") hanno arguito tendenze totemistiche di questi presunti calebiti.
Bibl.: Fillion, Histoire d'Israel, I, Parigi 1927, pp. 312-14; R. Kittel, Geschichte des Volkes Israel, I, Gotha 1921, pp. 638-41; J. Wellhausen, De gentibus et familiis Judaeis quae in I Cron., 2, 4, numerantur, Gotha 1870, pp. 8-9, 12 segg.; e i varî dizionarî biblici s. v.