CAMBOGIA (Cambodge; A. T., 95-96)
Regno facente parte dell'Indocina Francese, situato fra il 10°20′ e il 140 N. e il 102° e il 108° E. fra il Siam, il Laos, l'Annam e la Cocincina, limitato a SO. dal Golfo del Siam. Ricopre una superficie di 176.000 kmq. e novera una popolazione (1926) di 2.533.000 abitanti (1921: 2.402.585; 1911: 1.634.252) dei quali 979 Europei, 2.430.000 indigeni soggetti francesi e 101.100 indigeni stranieri; con una densità di 14 ab. per kmq. La capitale è Pnom Penh (82.000 abitanti).
La regione era in passato un golfo marino, ricolmato dalle antiche alluvioni del Mekong, fra catene di monti costieri: i monti Dangrek a N. non sorpassano i 1000 m. d'altezza, si dispongono a gradini di arenarie in direzione E.-O., e li attraversa il fiume formando alcune cascate; a O. i Monts des Cardamomas, granitici o di scisti metamorfici, di 1500 m. d'altezza, si prolungano verso S. sui monti dell'Elefante che dominano il Golfo del Siam e circondano la baia di Kampot. Nel centro del Cambogia si trova il bacino del Tonle Sap (Gran Lago e Piccolo Lago), nel quale le inondazioni estive, dovute allo straripamento delle acque del Mekong, quintuplicano la superficie lacustre. Il Mekong raccoglie tutte le acque del territorio, nel quale entra dopo le cascate di Khung; a valle di Pnom-Penh esso si divide in due bracci. Il clima è tropicale, caratterizzato dall'alternarsi del monsone piovoso di SO. da maggio a ottobre, con quello secco di NE. da novembre ad aprile. L'amplitudine delle temperature annuali è debole, e la media è di 27°. La piovosità varia da 500 a 2000 mm. nell'interno e giunge fino a più di 4000 mm. sulle coste del golfo del Siam. Vi è al Bokor un sanatorio a 1100 m. di altezza, presso la costa del golfo.
I prodotti agricoli principali sono: riso, cotone, pepe, indaco, gelso, kapok, copra, gomma, zucchero di palma, cardamomo, ecc.; quelli forestali comprendono legni di lusso, la gomma gutta, lacca, ecc. L'allevamento è molto diffuso, tanto che il bestiame viene esportato in notevole quantità. L'industria serica è sviluppatissima, come pure le industrie artistiche indigene tessili e seriche, la cesellatura, la scultura del legno, la lavorazione della madreperla. A Ksach Kandal vi è anche un cotonificio. La pesca ha molta importanza e alimenta una forte esportazione di pesce salato e secco. Vi sono anche alcuni giacimenti di ferro (Phnom Dek) e di pietre preziose. Il commercio esterno è esercitato quasi interamente attraverso Saigon. Porti di cabotaggio sul golfo del Siam sono Kampot e Ream. Il movimento commerciale nel 1926 fu di 94.720.000 franchi francesi dei quali 68.330.000 dovuti alle importazioni. Le comunicazioni si valgono soprattutto della via fluviale del Mekong (rete fluviale, 1180 km.) e sono condotte da servizi regolari di vapori della Compagnia dei trasporti fluviali della Cocincina. Vie automobilistiche collegano Saigon a Pnom Penh e Angkor, e Pnom Penh con tutti i capoluoghi di provincia. Vi è anche in progetto una ferrovia da Saigon alla frontiera del Siam. I centri principali di popolazione sono, oltre la capitale, Kampot, Battambang, Pursat, Kratié, Kompong-Chang.
Storia e ordinamento del paese. - La popolazione è composta dai discendenti degli antichi Khmer, probabile fusione di elementi indigeni della penisola indocinese con una razza d'invasori provenienti dal nord. Per la storia e l'arte di questo popolo, sviluppatosi con proprie caratteristiche in un originale tipo di civiltà, v. khmer. Qui basti ricordare che la nazione khmera, affermatasi sin dal sec. V d. C., subì l'influenza della civiltà indiana, dapprima del. brahmanesimo, più tardi (sec. X d. C.) del buddhismo che è tutto. a la religione dominante. Il periodo dal sec. X al XII è l'età della più grande espansione e potenza politica del regno nazionale khmero, che estese le sue conquiste al regno rivale di Champa (attuale Cocincina e Annam meridionale); a quest'epoca di splendore risale la fondazione della grande città reale di Angkor (v.), i cui resti imponenti documentano la più alta maturità artistica, architettonica e plastica, raggiunta dall'arte khmera. Col sec. XIII comincia la decadenza, affrettata da discordie e lotte interne; ma l'influenza europea, dapprima portoghese, poi olandese, divenne notevole solo nel sec. XVII, con i Francesi. Questi seppero abilmente sfruttare la rivalità fra il Siam e l'Annam, che si disputavano la preponderanza sul Cambogia, e finirono con l'indurre col trattato dell'11 agosto 1863 il re Norodom, per sottrarsi all'influenza siamese, a porsi sotto il protettorato della Francia; con quello del 25 luglio 1867 il Siam rinunziava ad ogni vassallaggio da parte del Cambogia, conservando però le provincie di Battambang e di Angkor. Con il trattato del 25 marzo 1907 il Siam cedé alla Francia i territorî di Battambang, di Siemreap, nella cui provincia si trovano i monumenti di Angkor, e di Sisophon. Il re attuale Monivong salì al trono nel 1928. La dignità di secondo re (obbarach) è stata abolita; il re, assistito da un consiglio di ministri, dirige l'amministrazione indigena. Un residente superiore della Francia, dipendente dal governatore generale dell'Indocina, rappresenta presso il re il governo francese. Le 13 circoscrizioni residenziali (khêts) hanno a capo ciascuna un amministratore residente di Francia e un governatore indigeno aventi, come assistente, un mandarino (sophea) più specialmente incaricato della giustizia. Nel 1908 è stato istituito il comune cambogiano (hhum) con un consiglio comunale elettivo e un sindaco (mesrok). Il Cambogia elegge un delegato al Consiglio superiore delle colonie a Parigi.
Accanto alle scuole primarie vi sono nella capitale un collegio di corsi complementari, una scuola industriale pratica e una scuola d'arte applicata. L'insegnamento tradizionale indigeno continua ad essere impartito nelle scuole dei bonzi.
Il Cambogia ha la sua autonomia finanziaria. Il bilancio locale è alimentato dalle entrate del protettorato, a eccezione di quelle dovute all'erario generale. Il bilancio del 1927 era, in entrate ed uscite, di 10.838.000 di piastre (piastra = 12,50 fr.).
(Per Cambogia: Arte, v. khmer).
Bibl.: v. indocina.