Musicista (Parigi 1835 - Algeri 1921), allievo di C.-M. Stamaty, P. Maleden, Fr. Benoist e D. Halévy. Esordì quale pianista nel 1846, e come compositore nel 1852. Organista (1853) di St. Merry e (1857) della Madeleine; prof. di pianoforte (1861) all'École Niedermeyer, fondatore (1871) della poi celebre Société nationale de musique; dal 1881 all'Institut de France. Svolse una varia attività di concertista, compositore, scrittore (oltreché di cose musicali si occupò anche di letteratura e di scienze astronomiche). Quale concertista fu acclamato in tutta Europa e riscosse la stima dei più celebri virtuosi del tempo. Come compositore si mosse all'interno di un accademismo piuttosto frigido, anche se non privo di eleganza stilistica. Dopo un primo periodo di ispirazione germanizzante, si distaccò dai dettami dell'estetica wagneriana per affermare le ragioni di un ideale classico che rispecchiasse le peculiarità della musica francese. Tra i suoi numerosi lavori (165 op. numerate e una quarantina fuori numero) si hanno alcune pagine chiesastiche e religiose, 15 opere teatrali (la più felice è Samson et Dalila, 1a rappr. Weimar 1877); 3 sinfonie, 4 poemi sinfonici (tra i quali la celebre Danse macabre, 1875), 5 concerti per pianoforte, 3 per violino e 1 per violoncello (il fortunato Concerto in la min., 1879), e musiche orchestrali e da camera d'ogni sorta, comprendenti anche la gustosa "fantasia zoologica" intitolata Carnaval des animaux (1886).