Pseudonimo del drammaturgo cinese Wan Jiabao (Qianjiang, Hubei, 1910 - Pechino 1996). Formatosi nel clima culturale seguito al Movimento del 4 maggio (1919), colse il primo duraturo successo nel 1933 con Leiyu ("La tempesta"), dramma ispirato al conflitto tra generazioni, alla cui composizione non è estraneo l'influsso di Ibsen. Tra le sue opere vanno ricordati anche Richu ("L'alba") del 1935, ambientato nella Shanghai dei traffici e della corruzione, e Beijing ren ("L'uomo di Pechino") del 1940. Nel 1944, C. Y. stese un fortunato adattamento teatrale del romanzo di Ba Jin La famiglia. A lungo direttore del prestigioso Teatro d'arte del popolo di Pechino, traduttore, in particolare di Shakespeare, C. Y. si è dedicato con successo anche al cinema. Tra le sue ultime opere va segnalato il dramma Wang Zhaojun (1979), ispirato alla vicenda storica (1º sec. a. C.) dell'omonima nobildonna cinese andata sposa a un principe unno per garantire la pacifica convivenza tra i due popoli.