capocrazia
s. f. (iron.) Il potere del capo di un partito politico.
• [tit.] Il male italiano della capocrazia [testo] [...] Sicché il capo capeggia ogni capitolo della vita associativa. Lui, soltanto lui, nomina il gestore del sito web. Concede l’uso del simbolo. Autorizza manifestazioni e iniziative. Suggerisce modifiche al regolamento e allo statuto. Detta i temi da sottoporre a votazioni in rete. Indice le stesse votazioni. Le fa ripetere, se il risultato non gli aggrada. Elide la maggioranza dei due terzi richiesta per alcune votazioni. Determina le regole sulle candidature. Propone la scelta dei probiviri. Annulla le sanzioni disciplinari, «laddove sia in disaccordo». Insomma, una capocrazia. [...] Però la capocrazia non è un’invenzione di [Beppe] Grillo o di [Matteo] Salvini. C’è ormai un ambiente istituzionale che l’alleva, la nutre, la vezzeggia. (Michele Ainis, Repubblica, 24 settembre 2017, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal s. m. capo con l’aggiunta del confisso -crazia.