Famiglia di ebanisti, specializzati nelle tarsie, originaria di Lovere (Bergamo). Il più illustre rappresentante ne è Gianfrancesco (m. Bergamo forse 1533), che lavorò dapprima nella bottega del padre Giovanni, avvicinandosi poi a fra Giovanni da Verona e a fra Raffaele da Brescia; diresse dal 1522 alla morte i lavori per il coro ligneo di S. Maria Maggiore in Bergamo, su disegni di L. Lotto e altri. Alla stessa opera lavorarono il figlio Giovanni Donato detto Zinino (m. forse 1558), forse l'altro figlio Alfonso, che si dedicò però soprattutto alla pittura, e, dal 1554 al 1555, Giampietro, fratello di Gianfrancesco, che poi passò a Lodi, dove eseguì gli stalli del coro del duomo (1560-73).