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CAPPA

di Ida [Haydée] FINZI - Leone MATTEI CERASOLI - Carlo Domenico ROSSI - Gastone DEGLI ALBERTI - Carlo DRAGHI - - Enciclopedia Italiana (1930)
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CAPPA (connesso col lat. caput "capo,,; fr. chape; sp. capa; ted. Kappenmantel, Kutte; ingl. cloak, cape)

Ida [Haydée] FINZI
Leone MATTEI CERASOLI
Carlo Domenico ROSSI
Gastone DEGLI ALBERTI
Carlo DRAGHI

Ampio mantello senza maniche che copriva tutta la persona, spesso fornito di un cappuccio. Usato nell'antichità come abito protettivo (χλαῖνα, paenula) e spesso per viaggio (cfr. Cic., Pro Mil., 20, 54), essa divenne nel sec. IV la veste più portata e dal sec. XI in poi fu contrassegno di clerici e di ordini religiosi (v. oltre). La troviamo come sopravveste di laici durante quasi tutto il Medioevo. Per la sua grande diffusione presso i cavalieri e gli uomini d'armi, i romanzi che narrarono avventure e combattimenti cavallereschi si chiamarono romanzi di cappa e spada. Portarono la cappa, peraltro, anche le donne, aperta e trattenuta da un legaccio sul petto nel sec. XIII, chiusa nel sec. XV. La cappa fu anche mantello di cerimonia, indossata da principi e re, e dai membri di alcuni ordini di cavalleria.

Oggi la cappa si usa talvolta come complemento della marsina o frack; nelle corride l'adoperano i capeadores e i toreri per eccitare il toro e sfoggiare la loro bravura.

Liturgia. - Come paramento sacro la cappa è l'abito proprio dei canonici e dei beneficiati delle cattedrali, in coro, nelle processioni e occasioni solenni: deriva da un lungo mantello di lana con strascico e cappuccio foderato di pelliccia, la quale cingeva pure il collo, usato in coro durante gli ultimi secoli del Medioevo; esso o era tutto chiuso, oppure con aperture sul davanti per passarvi le mani, per solito di color nero, mentre il colore della pelliccia variava a seconda della dignità. Con l'andar del tempo si prolungò la pelliccia sul petto e sulle spalle, mentre veniva comandato di ripiegare sul braccio lo strascico: ciò ha portato che presentemente la cappa in molte cattedrali è ridotta a una semplice tracolla di lana o di seta, mentre il cappuccio si è ingrandito prendendo la forma di una mantellina. Da più secoli il colore della cappa è il violaceo, della pelliccia il bianco per i canonici, il grigio per i beneficiati: ma i canonici di molte cattedrali, come Pisa, Capua, Salerno, per privilegi papali, usano il color rosso. D'estate invece della cappa è usata la cotta, oppure il cappuccio di seta rossa. Mentre per i canonici la cappa corale ha subito accorciamenti, per i vescovi e i cardinali ha conservato la forma antica di ampio mantello chiuso, con strascico assai lungo: questa cappa è chiamata "cappa magna"; i vescovi l'hanno di color violaceo, i cardinali rosso scarlatto, ed è allora chiamata la "porpora" ma se questi prelati appartengono a uno dei grandi ordini religiosi, il colore della cappa è quello dell'abito del loro ordine.

Bibl.: G. Braun, I paramenti sacri, trad. it., Torino 1914.

Architettura. - Il termine cappa ha due significati.

1. Nel camino (v.), è quella parte che sovrasta al focolare e raccoglie i prodotti della combustione. Nei camini isolati la cappa è un tronco di piramide che si presenta come un enorme imbuto sospeso al soffitto, raramente decorato di stucchi o dipinti. Nei primi camini a muro la cappa poggia sopra un architrave sostenuto da mensole. La sua decorazione è sempre pittorica e molto semplice e consiste nello stemma gentilizio del proprietario. Nei camini del Rinascimento e del periodo barocco la cappa è talvolta abolita, e quando esiste è quasi sempre arricchita di decorazione plastica; ma non mancano esempî in cui tutto lo spazio della cappa è occupato da una composizione pittorica come un vero quadro. Nei caminetti dei secoli XVII e XVIII la cappa non esiste più ed è sostituita dalla caminiera.

2. Nelle vòlte si dice cappa quello strato o gettata di malta, calcestruzzo, cemento, o asfalto, con cui si riveste l'estradosso della vòlta allo scopo di preservare la muratura dalle infiltrazioni umide. Si usano molte precauzioni per gettare la cappa e perché questa faccia buona presa. Quando la vòlta è liberata dalle sue armature o centinature si getta la cappa, e per maggior sicurezza la si fa doppia, con due strati, quando si presume che la vòlta sia esposta alla pioggia, o soggetta ad imbeversi d'umidità. Lo strato inferiore si fa di malta con ghiaia imbevuta, e il superiore con un buon intonaco di cemento, o di asfalto, che si ricopre con rena, perché il prosciugamento e quindi la presa sia lenta e perfetta.

Marina. - Una nave è o sta alla cappa o cappeggia quando, navigando con cattivo tempo, si mette in posizione di sopportare il mal tempo e ricevere l'urto dei cavalloni col minor danno possibile, sia tenendo pochissime vele, nel caso di velieri, sia manovrando adeguatamente con le macchine nel caso di piroscafi e motonavi. Per cappa s'intende anche, negli usi marinareschi, qualunque oggetto di tela che serva a difendere un oggetto o coprire qualche apertura; si ha così la cappa del fumaiolo, dei boccaporti, della bussola, ecc.

Diritto marittimo. - Nel contratto di noleggio delle navi l'armatore aggiunge spesso al prezzo di nolo una percentuale variabile dal 5% al 10%, la quale, un tempo, quando la navigazione si svolgeva con navi a vela, rappresentava uno speciale compenso al capitano della nave per il coraggio e l'alacrità da lui dimostrati durante il viaggio. Il nome deriva anzi dall'uso che allora vigeva di regalare una cappa al comandante della nave. L'uso di questa addizionale è oggi rimasto, ma essa va generalmente a beneficio dell'armatore.

Vedi anche
seta Sostanza elaborata da alcune specie di Insetti (particolarmente dal baco da s., la larva del Lepidottero Bombyx mori) come secrezione di particolari ghiandole dette seritteri, dalle quali esce per due orifizi detti filiere, in forma di due bavelle, che, a contatto con l’aria, si rapprendono e si saldano ... órdine domenicano Ordine religioso mendicante dei Frati predicatori (Ordo praedicatorum), fondato da s. Domenico di Guzmán (1215), dal cui nome deriva la denominazione di domenicano. Il primo nucleo fu un gruppo di chierici inviati in Linguadoca per la predicazione contro gli albigesi. L'o.d. venne approvato da Onorio ... armamento Complesso degli attrezzi, congegni e forniture necessari al funzionamento di una macchina, di uno strumento, di un motore, di una ferrovia ecc. SCIENZA MILITARE L’insieme degli attrezzi e strumenti necessari al servizio di una bocca da fuoco qualsiasi o l’insieme di armi di ogni tipo e di ogni calibro ... Medioevo Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492). Il giudizio sul Medioevo La sequenza di questi 10 secoli è stata per la prima volta considerata come un periodo a sé stante ...
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Vocabolario
cappa¹
cappa1 cappa1 s. f. [lat. tardo cappa]. – 1. a. Ampio mantello senza maniche destinato ad avvolgere e coprire tutta la persona, spesso fornito di un cappuccio: Elli avean cappe con cappucci bassi (Dante). In partic., il mantello usato dai...
cappa-fumo
cappa-fumo s. f. (pl. cappe-fumo). – Ampia cappa posta sopra alcuni tipi di forni per aspirare i gas di scarico e la polvere dei materiali di carica avviandoli al camino.
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