CARACAS (A. T., 153-154)
Città dell'America Meridionale capitale della repubblica del Venezuela e capoluogo del distretto federale di essa (il quale ha 1930 kmq. di superficie e 195.400 abitanti, 101 per kmq.). Deve il suo nome al fatto che fu fondata sul luogo già occupato da un villaggio d'indiani Caracas, tribù probabilmente caraibica. È situata in una bella valle che si apre nel cuore del massiccio costiero cristallino del Venezuela, a 10° 30′ 24″ di lat. N. e a 66° 55′ 56″ di long. O. (Osservatorio), a soli 17 km. a mezzodì della Guaira e del Mar Caraibico. Il centro della città si trova a 936 m. s. m., ma alcuni punti di essa superano i 1000 m.; tutto intorno si elevano montagne che raggiungono e oltrepassano i 2500 metri, come il Picco di Naiguatá (2875 m.) e il M. La Silla (2630 m.), ai cui piedi per l'appunto Caracas si stende, lungo il Río Guaire.
Il clima di Caracas, sul quale influiscono grandemente la vicinanza del mare e l'altitudine, è temperato, e offre vari punti di contatto con quello degli altipiani andini. Le brezze marine, però, attenuano fortemente gli sbalzi di temperatura, così che l'escursione annua è di soli 3°. La temperatura media annua è di 19° 3; quella del mese più caldo (maggio) è di 20° 4, e quella del mese più freddo (gennaio) di 18° 30. I massimi assoluti non scendono sotto i 10° né superano i 29°. La media pressione annua è di 676,6 mm., e la media quantità annua di pioggia è di 788,6 mm. Il periodo piovoso va da maggio a ottobre compresi: gli altri mesi costituiscono la stagione secca, nella quale cade soltanto il 19% della quantità annua di pioggia. I mesi in cui si hanno le maggiori precipitazioni sono agosto (113,8 mm.), settembre (189,9) e ottobre (113,8); quelli più secchi, gennaio, febbraio e marzo, durante i quali, in media, cadono in tutto mm. 1½ di pioggia.
Caracas fu costruita molto regolarmente, e il suo piano è uno scacchiere con strade rette, orientate da N. a S. e da E. a O., larghe 10 m., che isolano zone quadrate occupate da edifici. Questi sono per lo più a uno o due piani, e hanno quasi sempre il caratteristico patio, pieno di fiori e di palme, provvisto di una o più fontane. Le strade, in genere ben pavimentate, sono distinte con lettere e numeri, che cominciano dalla piazza Bolívar. Da questa si partono quattro strade principali, in rettifilo, orientate secondo i punti cardinali principali, da cui prendono il nome (Avenida Norte, Avenida Sur, ecc.). Le piazze sono soltanto una dozzina, e in esse, per lo più, sorgono dei monumenti. Così nella piazza Bolívar, che è il centro della città, s'innalza il monumento al libertador; nella piazza del Panteón Nacional c'è la statua di Miranda, uno degli eroi dell'indipendenza; nella piazza Macuro, il monumento a Cristoforo Colombo. Tutte le piazze hanno forma quadrata o rettangolare, e sono spesso occupate da bei giardini.
Caracas ha press'a poco una superficie di 5 kmq. La sua popolazione, che era di 44.000 ab. nel 1850, di 60.000 nel 1880, di 72.000 nel 1891, nel censimento del 1926 è risultata di 135.253 ab., in grande maggioranza bianchi, compreso un certo numero di stranieri, soprattutto Inglesi, Olandesi, Francesi, Spagnoli e Italiani. Le condizioni sanitarie sono molto buone. I decessi più numerosi sono per tubercolosi polmonare, dissenteria ed enterite.
La valle di Caracas, o valle di Chacao, è ben coltivata a canna da zucchero e a granturco; la città, poi, possiede varie industrie (distillerie, mulini, fabbriche di birra, di gazosa, di ceramiche, di cioccolata, di sigari e sigarette, di cemento, di vetro, di fiammiferi, di paste alimentari, di tessuti di cotone e di lino, di cappelli, ecc.): quindi il suo commercio è relativamente attivo, favorito anche dalle facili comunicazioni con la costa e con altre regioni dell'interno. Infatti Caracas è congiunta alla Guaira mediante una ferrovia aperta al traffico nel 1883; un'altra importante ferrovia la congiunge con Valencia e con Puerto Cabello; un tronco minore, infine, risale la valle del Río Guaire. Da essa si partono inoltre varie strade ordinarie (carreteras), assai ben costruite e mantenute.
A Caracas hanno sede gli alti poteri dello stato venezolano e le rappresentanze diplomatiche e consolari delle varie nazioni. La città è ricca d'istituti di beneficenza e culturali; fra i primi ricorderemo varî ospedali, modernamente attrezzati, fra i quali un lebbrosario e un manicomio; poi asili per i vecchi, per i ciechi e per gli orfani; fra i secondi deve esser ricordata innanzi tutto l'università, una delle più celebri dell'America latina, fondata nel 1696 come seminario, e convertita in università nel 1724, che possiede una bella biblioteca; l'Istituto nazionale di belle arti, la Scuola nazionale d'ingegneria, varie scuole secondarie e primarie, collegi, l'Academia Venezolana, le accademie di storia e di medicina, quella militare, poi varie biblioteche e il Museo Nacional, ricco di ricordi storici.
La stampa di Caracas conta varî quotidiani e numerose riviste letterarie, artistiche, commerciali, religiose. Hanno sede a Caracas il Banco de Caracas, il Banco de Venezuela ed altri istituti finanziarî nazionali ed esteri.