CARAVANSERRAGLIO
. Recinto con caratteristiche di albergo primitivo, ove si ricoverano le carovane in Oriente. La costruzione propriamente detta è formata generalmente da quattro corpi di fabbrica, collegati a due a due ad angolo retto, in modo da racchiudere un cortile.
Le parti essenziali sono: questi corpi, che servono ad alloggiare isolatamente i viaggiatori; uno stallaggio coperto per i cavalli, posto fuori del recinto; infine una serie di pioli, ai quali si legano muli e dromedarî, meno avvezzi dei cavalli alle comodità delle scuderie.
Nell'ampio cortile, spesso ombreggiato da alti alberi, si accede generalmente per una larga porta ai lati della quale sorgono altre specole per le vedette notturne.
Alle camere dei viaggiatori si accede dal cortile, nel mezzo del quale si trova un pozzo a fior di terra dal quale l'acqua si vuota in un circostante bacino semicircolare.
Costruzioni del genere si trovano in Tripolitania, in Turchia, nell'India e nella Mongolia. Diffusissime sono in Persia, costruite però fondamentalmente con raggruppamenti di dieci camere in una sola linea, ricoperte a terrazza. Le camere sono sopraelevate di circa m. 1,50, coperte a vòlta, misurando all'intradosso oltre m. 4,50 di altezza, e hanno dimensioni medie di m. 2,50 × 2,50. Tutte queste camere sono prive di finestre e sono precedute da un piccolo vestibolo dalla cui porta ricevono scarsa luce. I più tipici caravanserragli persiani sono preceduti da una doppia fila di portici che, creando un pittoresco ingresso, permettono contemporaneamente l'alloggio ai bottegai per la vendita dei commestibili di prima necessità. Tutte le stalle sono disposte posteriormente alle camere.
Più rari sono i caravanserragli delle città, destinati a viaggiatori non abbienti e a pellegrini non paganti o a mercanti facoltosi che alloggiano, a pagamento, in locali decorosi.